Rapinavano per comprare droga

Rapinavano per comprare droga Rapinavano per comprare droga Rinviate a giudizio 47 persone di cui 30 già in carcere - Uno degli assalti finì con l'omicidio di un orefice a Grugliasco nel maggio '85 TORINO — D giudice istruttore Aldo Cu va ha rinviato a giudizio una banda di rapinatori che riciclava nel mercato dell'eroina i proventi degli assalti alle oreficerie e agli uffici postali. Grazie alla confessione di uno spacciatore di droga, Angelo Nelrotti, 30 anni, arrestato nel novembre dell'85, 1 carabinieri del nucleo operativo sonò riusciti a individuare i componenti della gang e gli autori della rapina all'orefice Francesco Pigoli, 41 anni, assassinato nel suo negozio di Orugllasco il 7 maggio dell'85. Di questo delitto risponderanno davanti ai giudici della corte d'assise, lo stesso Pigoli, con 1 complici Mauro Cantatore, 27 anni, e Pasquale Viapiano, 28 anni. Oli imputati sono in tutto 47, dei quali 30 detenuti e un latitante, il tunisino Mòhamed Mojats Hamertla, ritenuto uno d"gli anelli più importanti della catena di spaccia¬ tori di eroina. Tra i colpi messi a segno dalla banda, l'assalto all'ufficio postale di Mussotto d'Alba, 11 28 aprile dell'85 (5 milioni di bottino), alla gioielleria di Erminio Accorrerò, il 30 aprile (altri S milioni), all'ufficio amministrativo del Liceo linguistico Centro Filadelfia Internazionale, 11S giugno, alla ditta Sidercom di Villarbasse, nonché altre tre tentate rapine, sempre a gioiellièri. n bottino più consistente la banda l'aveva realizzato con la rapina al rappreseli- I tante di preziosi Claudio Bogllo, che il 4 giugno dell'85 dovette lasciare nelle mani del banditi la sua valigetta con il campionario: valore intorno al 33 milioni.

Persone citate: Aldo Cu, Erminio Accorrerò, Mauro Cantatore, Mussotto, Viapiano

Luoghi citati: Grugliasco, Torino, Villarbasse