I tanti volti dell'Aids di Ezio Minetto

I tanti volti dell'Aids Aperto il convegno «Sanitec '87» a Torino I tanti volti dell'Aids Sarà «peste» oppure no, l'Aids? Costerà entro 11 2000, più dei 19 milioni di morti della «spagnola» del 1918? E' vero che è tempo di «no» agli isterismi, ma è anche ora di calcolato bilancio dei fatti e delle cifre e delle sotterranee cause della malattia. Per ora — ha detto Ruggero Cepellini, professore di Genetica medica all'Università di Milano, chiamato a far lezione magistrale all'inaugurazione di «Sanitec '87 a Torino nr U virus Hiv sta dimostrando una distribuzione non dissimile da quella dell'epatite B (malattia di cui, ogni anno, muoiono nel mondo 2 milioni di persone, 50 si ammalano e 200 sono portatori cronici) senza però possederne, di per sè, la subdola infettività ambientale. Sono le condizioni permittentl — eufemisticamente riferibili ai «moderni» costumi sessuali di una non piccola minoranza — che obbligatoriamente portano alle cattive previsioni. Ed è la realtà di un serbatoio «imponente e straripante» dell'Aids in Africa — ha precisato R. Capellini, anche in base a sue recenti osservazioni in quel continente — che fa temere una spinta epidemica per ore localmente incontrollata e apparentemente incontenibile. Qual è — secondo Cepellini — la situazione che il «retro virus» dell'Aids — probabilmente comparso nel '50 in Africa, come «mutazione» di preesistenti virus simili ma diversi — ha realizzato nei diversi Paesi? L'Aids — come virus che riesce, nel tempo, a metter fuori gioco il sistema immunitario — crea le sue categorìe di soggetti «a rìschio» o «sieropositivi» o •malati di Aids o sindromi correlate». Ma la «scelta» — evidentemente legata ai costumi sessuali o tossicovoluttuari o accidentali — è diversa nei diversi continenti e Paesi. Negli Usa, ad esemplo — dove tra il '78 e l'84 si è avuto un ritmo di 800 ammalati ai trimestre (in testa gli omosessuali maschi, i tossicodipendenti da siringa, gli immigrati da Haiti e poi gli emofiliaci e politrasfusi) il rapporto tra maschi e femmine è di 16:1. In Africa, invece, situazione totalmente «rovesciata». E a Torino,' per parlar di un «campione» di casa nostra? Qui la «scelta» è più per i tossicodipendenti che per gli omosessuali Attualmente 1 «positivi», secondo le rilevazioni del prof. P. Gioannini, citato da Ce pellini — sono 668, di cui 545 «tossico» e 73 «omo» (215 sono sieropositivi asintomatici, 40 hanno — o hanno avuto — Aids conclama- ^ Ezio Minetto

Persone citate: Capellini, Gioannini, Ruggero Cepellini

Luoghi citati: Africa, Haiti, Milano, Torino, Usa