Palermo arrestato il medico della bimba torturata e uccisa

Palermo, arrestato il medico della bimba torturata e uccisa Il giudice lo accusa di complicità con i genitori Palermo, arrestato il medico della bimba torturata e uccisa Visitò Maria Concetta pochi giorni prima ma non denunciò le sevizie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Forse la tragica fine di Maria Concetta, la bimba di quattro anni uccisa dai genitori che la torturavano perché faceva la pipi a letto,' non rimarrà impunita. Già in prigione padre e madre, accusati di omicidio aggravato, sequestro di persona e maltrattamenti ieri il sostituto procuratore della Repubblica, Carmelo Carrara, ha spiccato un ordine di cattura anche contro il medico di famiglia, Lucio Onofrio Nicastro, di 39 anni. Il medico è stato incriminato per favoreggiamento personale. Il magistrato gli ha contestato di avere coperto i genitori della piccina che aveva visitato dopo le percosse ricevute, n dott. Nlcastro, originario di Sutera, un paese in provincia di Caltanissetta, infatti pochi giorni prima della morte della bambina, avvenuta lunedi scorso, l'aveva curata tutta gonfia di botte e con bruciature provocate da mozziconi di sigaretta, punture di aghi e spilli morsicature che padre e madre non le risparmiavano ogni volta che di notte si svegliava e faceva la pipi nel letto grande. Maria Concetta dormiva accanto ai genitori, al terzo piano di un modesto edificio di via Montesanto, una stradina nel centro storico. I lamenti e le invocazioni con le quali, tra i singhiozzi la vittima di tanta crudeltà sperava, nell'aiuto di qualcuno rimanevano sistematicamente al riparo delle pareti del povero alloggio. I vicini hanno persino detto alla polizia di ignorare l'esistenza di una terza figlia della coppia che ha anche due gemelli maschi di sei anni, Giovanni e Salvatore. La rete di complicità, secondo l'accusa, comprendeva il medico che, riscontrate le lesioni sulla bambina, avrebbe omesso di segnalarle alla polizia, ai carabinieri o direttamente alla magistratura. L'Incriminazione del dott. Nlcastro è stata decisa dal giudice Carrara anche in considerazione del fatto che, se egli avesse informato per tempo le autorità, probabilmente la bambina si sarebbe salvata. n dott. Nlcastro è ora in una cella d'isolamento dell'Ucciardone e nello stesso carcere, pure in isolamento, è il padre-assassino Francesco Mazzola, 35 anni venditore ambulante di arachidi e frutta secca, pregiudicato e , i e l n o , e to per reati contro il patrimonio, con fama di violento ed ubriacone. Angela Claramitaro, 25 anni al quinto mese di gravidanza, è invece nel carcere femminile del «Cavallacci» a Termini Imerese, a 35 chilometri dalla città. Soltanto dopo alcuni giorni si è saputo che quattordici anni fa anche la madre di Angela, Giuseppina Ciaramitaro, aveva ucciso un figlio di tre anni fracassandogli il cranio a colpi di scopa, anche lui perché «piangeva troppo». Mazzola è stato nuovamente interrogato dal giudice Carrara il quale, nel giorni scorsi ha sentito per la seconda volta la moglie del venditore. La donna avrebbe tentato di differenziare la sua posizione da quella del marito. In città, intanto, s'intensificano le iniziative contro le amare vicende che a Palermo hanno i bambini come protagonisti Un bimbo di tre anni selvaggiamente percosso dal padre ubriaco sere fa, una bambina di undici anni rimasta mutilata, priva della mano sinistra, per lo scoppio di una bomba a mano tenuta illegalmente dal padre. Antonio Ravidà

Luoghi citati: Caltanissetta, Palermo, Sutera, Termini Imerese