Come un «giallo» senza assassino di Maurizio Costanzo

Come un «giallo» senza assassino Comizi in poltrona Come un «giallo» senza assassino Da oggi Gianni Riotta commenta gli aspetti più interessanti della campagna elettorale alla tv e alla radio. In una seconda fase interverrà Lietta Tornabuonl Furoreggia negli Stati Uniti e sta debuttando in Italia la versione video del gioco disocietà •Cinedo.: grazie al videoregistratore si fanno scorrere sul televisore di casa le immagini di un giallo alla Agatha Christie. La trama non esiste, t giocatori devono solo aguzzare la vista per scoprire gli assassini, denunciati nel film da Impercettibili indizi. Chi sarà il colpevole, Il vendicativo professor Plum o l'arrogante colonnello Mustard? Pareva di assistere a una partita di .Ciuccio, anche domenica sera, quando l'ex primo ministro socialista Bettino Craxi s'è presentato a Canale S, per la tribuna politica inaugurale della campagna del 14 giugno. Né Craxi, né i giornalisti presenti hanno parlato di quelli che si usano chiamare «i problemi della gente e del paese». Nessuno ha nominato la disoccupazione del giovani, lo sfascio sanitario o ecologico, la scuola a go-gò, l conti dello Stato. Come nel castello Insanguinato del .Cinedo, rutti cercavano l'assassino, tranne Aldo Rizzo che ha posto due quesiti di politica estera. I giornalisti specializzati hanno invece preferito incalzare Craxi solo sul giallo «Chi ha ucciso davvero la nona legislatura?». Bettino Craxi è stato al gioco, dichiarando di «avere smesso l'abito blu» del premier di Stato e di essere tornato alle «cravatte rosse» del capo di partito. Ha negato di essere l'indiziato numero uno e ha girato t sospetti versola de, e in qualche modo anche il pei, evocando «il fantasma del compromesso storico». Per due volte Craxi ha nominato «Dio» ringraziandolo per il lavoro svolto «bene» a Palazzo Chigi e per la libertà di dibattito che regna nel psi. Invece non ha praticamente mal nominato il segretario democristiano Ciriaco De Mita, citato solo dai giornalisti Palombelll e Palssan. Nel giallo della nona legislatura De Mita sembrava Il convitato di pietra, come nello «cambio tra Craxi e il cronista Diaconale: «L'hanno accusata di lnaffidabllità» e Craxi: «E chi sarebbe la massima autorità che ha formulato questa accusa?» e Diaconale che invece di spiegare agli ascoltatori .parlo di De Mita., preferisce limitarsi a un indizio: «Il suo concorrente diretto». Cinedo. In abito grigio e cravatta magenta Craxi sembrava meno aggressivo di altre occasioni. Quando ha parlato del prossimo vertice internazionale di Venezia che avrebbe dovuto presiedere al posto di Fanfanl, ha leggermente abbassato il tono, muovendo le mani come con malinconia. Una zampata è toccata al moderatore Damato, che a un certo punto lo ha esortato: sia «brevissimo». Da quattro anni pochi devono avere Interrotto Craxi con tanta confidenza e il leader socialista s'è lentamente girato verso Damato scandendo sorpreso: •Come brevissimo?», ha parlato ancora, lasciando così fuori dalle repliche un palo di notisti. L'intero incontro è stato punteggiato da spot pubblicitari, talvolta Involontariamente ironici: «L'Italia va in scena, a caso, un po' per gioco e un po' sul serio e chi partecipa vince sempre, quasi sempre». Elezioni? No, solo lo show di Maurizio Costanzo. Gianni Rtotta

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