Ucciso dopo il sequestro di Uber Dondini
Ucciso dopo il sequestro A Ravenna trovato nel Po il corpo del giovane imprenditore Ucciso dopo il sequestro Pierpaolo Mteguzzi, rapito il 21 aprile, è stato stnogoUto • Alami canoisti Hanno visto in acqua con le mani e i piedi legati dietro la schiena - Forse ha riconosciuto uno dei rapitori DAL NOSTRO CORRISPONDENTE RAVENNA — E' stato brutalmente assassinato Pierpaolo Minguzzi, il giovane sequestrato il 21 aprile scorso ad Alfonslne, località ad una quindicina di chilometri da Ravenna n suo corpo — con le mani e i piedi legati dietro la schiena e col capo Infilato In un cappuccio — è stato trovato casualmente da alcuni sportivi che discendevano in canoa il Po di Volano nella tarda mattinata del Primo Maggio. La salma, benché ancorata ad un grosso blocco metallico, affiorava sull'acqua quasi all'altezza dell'oleodotto che collega Ravenna alla megacentrale elettrica di Porto Tòlte. Sono stati i pompieri di Codigoro a recuperare la salma che mostrava chiaramente i segni di una lunga permanenza in acqua Quando i carabinieri sono riusciti ad accertare che si trattava del corpo del Minguzzi, contitolare di un'avviata azienda ortofrutticola di Alfonslne (ma attualmen¬ te carabiniere di leva presso la stazione di Mesola nel Basso Ferrarese) si è fatto avanti un atroce sospetto: il giovane è stato forse ucciso subito dopo il sequestro. Quasi certamente il Minguzzi era già morto la sera del 21 aprile quando il fratello Giancarlo e la sorella Annamaria hanno ricevuto la telefonata di uno sconosciuto che, parlando con accento meridionale, ha chiesto un riscatto di 300 milioni. La telefonata ha allarmato subito gli inquirenti. Una somma cosi bassa per un'impresa criminosa di grande rischio e che presumibilmente coinvolgeva numerose persone, celava il sospetto che 1 sequestratori volessero chiudere al più presto le trattative. Non si è giunti al pagamento del riscatto solo perché 1 fratelli hanno atteso invano una prova che Pierpaolo fosse ancora vivo. L'ipotesi del sequestro finito in tragedia forse dopo che 11 giovane aveva riconosciuto uno dei sequestratori (non è certamente un caso che la salma sia stata trovata a pochi chilometri dalla località dove il Minguzzi prestava servizio militare come carabiniere ausiliario) resta la più valida L'ipotesi di una «vendetta di stampo mafioso» accreditata in una dichiarazione diffusa dall'onorevole Patuelli dopo un colloquio con il capo della polizia Parisi, non sembra per 11 momento avere elementi di riscontrò. Pierpaolo Minguzzi, che era stato arruolato nell'agosto dello scorso anno, era stato inviato a Mesola come carabiniere ausiliario solo da poche settimane. Difficilmente in questo breve lasso di tempo aveva potuto trovarsi al centro di Inchieste tali da infastidire una centrale della malavita annidata nella zona del Delta Quando è stata trovata la salma 11 giovane aveva in testa un cappuccio di tela sul quale erano stati aperti due fori in coincidenza degli occhi Questo fa pensare che il cappuccio, poco prima del delitto, mascherasse 11 volto di uno dei sequestratori. Si fa strada l'ipotesi di una colluttazione nel corso della quale il Minguzzi potrebbe avere tolto la maschera ad uno del suoi rapitori. Le salma riconosciuta dal fratello e dalla sorella della vittima, è stata sottoposta nel pomeriggio di ieri ad autopsia Nessuna indiscrezione è emersa sulle risultanze degli accertamenti medicolegali. Sembra comunque confermato che la morte — risalente a molti giorni fa — sia avvenuta per strangolamento. Attualmente l'inchiesta giudiziaria è nelle mani dei sostituti procuratori di Ravenna Iacoviello e Chiapponi che in questi due giorni hanno compiuto una lunga serie di sopralluoghi nel Ferrarese in collaborazione con i carabinieri delle due province. Ieri mattina nel palazzo di giustizia ravennate c'è stato un vertice degli inquirenti per fare il punto sugli elementi emersi fino ad ora- Uber Dondini
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