In trappola con Yambo funambolo della fantasia

In trappola con Yambo fb In trappola con Yambo fb ppfunambolo della fantasia . T"X OVEVANO arrivare gli svedesi, per insegnarci (A \ J come si scrive il più delizioso libro per bambini»: fu questo l'elogio che, quarant'anni or sono, 11 quotidiano tedesco «Frankfurter Ali geme Ine» tributò od Astrid Lindgren e al suo Pippi Calzelunghe, la storia della ragazzetto, dal viso lentigginoso e dalle lunghe calze spalate, che rese la sua autrice famosa in tutto il mondo. DI fronte al cattivo gusto e alla leziosaggine di tanta letteratura per l'infanzia, la stampa tedesca accolse subito con entusiasmo la freschezza e la semplicità che caratterizzano l'opera della scrittrice svedese. Il consenso di allora è rimasto immutato nel corso degli anni: nella Repubblica Federale, dove trentaquattro scuole portano 11 nome di Astrid Lindgren, il 1987 si è aperto con varie iniziative in suo onore, che interessano l'editoria e la televisione e sono destinate a protrarsi fino a dicembre. Alla 'Vecchia signora più fotografata del mondo», come Ironica e Incredula oi è definita lei stessa, il settimanale «Der Splegel» ha dedicato un lungo servizio che ne analizza la vita, l'opera e la fortuna. Figlia di contadini, abituata ad una vita a contatto con la natura, nella libertà e nella sicurezza che nascono dalla presenza affettuosa ma discreta del genitori, Astrid Lindgren fu una bambina felice. Lasciata la casa paterna e trasferitasi a Stoccolma per studiare, conobbe non ancora ventenne la dura esperienza della ragazza madre; scopri presto che la vita può essere anche dolore e solitudine, e che 1 deboli sono spesso vittime della violenza. Un giorno, molti anni più tardi, costretta per qualche tempo a letto in seguito a un incidente, prese carta e penna e raccontò la storia di Pippi, alla quale ne seguirono moltissime altre. Erano sempre storie di bambini, talvolta tristi e soli perché smarriti nel mondo indifferente e oppressivo dei grandi, molto spesso allegri e felici, personaggi Indimenticabili, attraverso 1 quali la scrittrice seppe trasfigurare la serenità della propria Infanzia nel modello dell'educazione Ideale. Trentasei libri tradotti In tutte le lingue, oltre le sceneggiature di una ventina di film, tratti dalla sua opera, sono 11 bilancio di un'attività Intensissima, nata dal piacere di raccontare e di divertire, ma anche dalla volontà di combattere la violenza che domina 11 mondo, l'arroganza nel confronti del piccoli e del deboli Violenza è. Innanzitutto, l'educazione autoritaria, doppiamente ingiusta perché non solo soffoca la libertà del bambino, ma ne fa anche un essere a sua volta autoritario e violento. Cè poi la violenza sottile, ma non per questo meno colpevole, che uno Stato soffocante può esercitare nei confronti del cittadino. 'Astrid Lindgren, un tempo socialdemocratica, ora solo più democratica»; cosi la scrittrice firmò qualche anno fa il suo attacco al governo Palme. Violenza Infine è quella che, nell'Indifferenza generale, viene perpetrata nei confronti degli animali Risale al gennaio scorso la protesta della Lindgren contro quell'Inferno, costituito dagli allevamenti In scala industriale e dagli impianti di macellazione, veri campi di concentramento e di tortura, dove il numero degli animali ammalati pare sfiori il 70 per cento. Oggi Astrid Lindgren ha quasi ottant'annl e gli occhi offuscati dalla cataratta, ma 11 suo più grande piacere è di svegliarsi presto al mattino e scrivere per qualche ora. La linfa delle sue storie e dei suol battaglieri interventi la trae ancora e sempre dal ricordo, dal segreto legame con il passato, con la natura incontaminata della sua infanzia. 'Il mio sogno — ha confessato di recente — è di essere un animaletto s*>'-ario e di potermene stare tranquilla nella foresta» Ada Vigliani BOLOGNA — Si inaugura oggi, presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna, una mostra organizzata dalla Librerìa «Giannino Stopparli» e dedicata all'opera di Yambo. A Enrico Novelli, al creatore di Ciuf iettino e di Capitan-Fanfara, allo scrittore che faceva «rinverdire» Pavese e che allietò varie generazioni di lettori, si accostano cosi, anzitutto, le giovani pedagogia te che animano la libreria, e 1 loro giovani collaboratori, entro una proposta indirizzata specialmente ai giovani e ai giovanissimi, perché anche per essi ritorni Yambo, con il suo mondo complicato e brioso, con la sua frenesia vitalista e carnevalesca, con la trionfale baldanza fantastica con cui Inventò e colorò le sue finzioni. Di Yambo si deve ancora una volta sottolineare la capacità di prodursi, sempre con la stessa coerente e sapiente eleganza, in molti ambiti. Fu scrittore e illustratore, fu burattinaio e diresse un quotidiano importante, fu autore di fumetti e di romanzi storici. Yambo lavorò tutta la vita per sfuggire alle etichette di un controllo sbrigativo e rigidamente classificatorio. Le sue fiabe mescolano, triturano, ripropongono gU echi gotici, neri, melodrammatici, spettacolari, derivati da molte ascendenze. Guardava con occhio vorace alle feste ottocentesche e al teatro d'opera, al boschi toscani e alle sfilate dei carri mascherati. Fondeva le acrobatiche eleganze intemazionali del"Art Nouveau con le asprezze saporite di una narrativa tutta regionale. In cui si riconoscono gli arenili della Maremma, proprio mentre si sta per salpare con una goletta che va verso 1 mari australi Difficile, e per altro Inutile, separare, nell'opera di Yambo, l'attività dell'illustratore da quella dello scrittore: del resto 11 suo riconosciuto e riconoscibile maestro, 11 francese Albert Robida, riuscì proprio a fondere in sé, con inesausta e identica compattezza, le due forme espressive, e, proprio guardando a Robida, el può comprendere quale fosse davvero lo spazio In cui Yambo volle creare. E* una scelta determinante che si compie a cavallo del due secoli e tiene conto del nuovi media, come il cinema e 11 fumetto, ma non vuole rinunciare all'eredità preziosissima di altri spazi immaginativi, come 11 teatro dei burattini, o il fiabesco. Cosi nell'opera di Yambo, e nel suo stile di illustratore, si collegano, con sa¬ piente e meditata bizzarria, alcuni frammenti fantastici che sembravano destinati a restare per sempre divisi. I pirati più fieri, più ilari, più combattivi, si affiancano agli scienziati' pazzi, ai maghi, ai giramondo svagati che provengono dalle fiabe. GII eccentrici ricconi, I viaggiatori che sembrano aver letto tutto Verne, i ragazzini indomiti, gli esploratori pervasi da una febbre Inguaribile, gli Inventori che modellano città, isole o continenti, stanno tutti insieme in questo pianeta redento e fortemente imbellito, reso Interamente Liberty dal pennelli vorticosi di questo creatore che racconta e che descrìve. E' davvero un mondo bello, quello di Yambo: anche gli antagonisti degli eroi, anche 1 nemici anche 1 «cattivi» fanno parte di un universo generoso, capace di valorizzare le sopracciglia Incredibili di un flerisslmo orco, o 11 naso a becco di un geniale alchimista. Mentre si collega alle radici profonde dell'Art Nouveau, perché ne esplora, in modo personale e Inconfondibile, le componenti barocche e manierìstiche, Yambo anticipa an¬ che molte tematiche del Futurismo: ama le macchine, gli aerei, i dirigibili, 1 palloni, le cannoniere, le costruzioni in ferro, le complicate ramificazioni di un mondo in cui si ride, si lavora, si scoppia di inconsulta vitalità, ma in cui si apprezzano anche le fatiche artigianali del produttori capaci e rigorosi. □ mondo di Yambo appare anche pervaso da una sua particolare propensione pedagogica: erede di tutta una genealogia di utopisti che inventarono nuovi universi, Yambo propone una festa perenne e una gioia vorace che non consente pause malinconiche e mugugni astiosi Forse, leggendo ancora con fresca partecipazione 1 suoi libri, e seguendolo negli Itinerari ampiamente aggregativi, dove si sommano stili, generi e media, si può scoprire ancora un mondo: quello di chi visse, giovane, negli anni di lunga pace che precedettero la prima guerra mondiale, e volle godere e gustare tutto perché era anche Indotto a vivere cosi dall'inconoscibile presagio di un crollo Imminente, di una fine davvero perentoria e apocalittica. Antonio Faeti ll'ustra/ione di Yambo

Luoghi citati: Bologna, Stoccolma, Yambo