Ed ogni cittadino hi il suo albero di Amedeo Lugaro
Ed ogni cittadino hi il suo albero Ed ogni cittadino hi il suo albero A Suardi, il nome PAVIA — A Suardi uno dei piccoli comuni della Lomellina (740 abitanti) è stato inaugurato il primo bosco «personalizzato» della Lombardia. A tenerlo a battesimo è stata la gente del paese, sindaco In testa. Per iniziativa del Comune, in accordo con l'Area faunistica, sono state messe a dimora 740 piante a lunga durata. Lo abiteranno 250 roveri, 200 frassini 240 olmi e 50 salici Padri responsabili ne saranno tutti gli abitanti del paese. Su ogni tronco, infatti è etata posta una targhetta con il nome del proprietario dell'albero, In pratica di chi ne dovrà avere cura. Insomma, quello di 8uardl sarà il bosco con più padroni In Italia, o almeno quello che avrà 11 maggior numero di responsabili E non è finita. Ogni bambino che da oggi in poi nascerà in questo paese lomellino avrà in assegnazione un suo albero. Con questa significativa e interessante iniziativa, il Comune ha deciso di ricordare questo 1987, dichiarato da tutti gli stati del mondo Anno dell'ambiente». Il terreno di proprietà comunale, circa 20 mila metri quadrati si trova in località «Isolone», appena fuori 11 paese, sulla strada per Alessandria. «Ogni cittadino è stato responsabilizzato per l'albero di sua competenza — dice il sindaco Luigi Berri —; la piantina è di sua proprietà e quindi ne deve curare lo sviluppo. Ogni albero è stato targato in modo che sia. possibile l'identificazione di chi l'ha messo personalmente a dimora. Naturalmente .ci vorranno anni — sottolinea 11 sindaco — prima che le piante possano ospitare colombe, tortore, ghiandaie e prima che tra le fronde possano nidificare fringuelli e pettirossi e rincorrersi gli scoiattoli. Ma quel giorno — precisa con aria soddisfatta il sindacò — ognuno si sentirà orgoglioso per avervi contribuito. Per ogni abitante di Suardi la piantina messa a dimora sarà simbolicamente il suo albero della vita». Gli alberelli sono stati regalati su specifica richiesta comunale dall'Ispettorato delle foreste regionale e pre¬ dei 740 abitanti su al levati dal vivaio di Godiasco (Oltrepò Pavese). «La scelta del tipo di piante — dichiara 11 prof. Alberto Balduzzi, docente di botanica all'Università di Pavia — è stata condizionata dal luogo, ma anche per creare un vivace contrasto, certamente apprezzabile, tra questo tipo di vegetazione e i numerosi pioppeti che fanno parte del tipico paesaggio della Lomellina». Un bosco è per sempre, dunque come atto riparatore verso la natura che in Lomellina è stata colpita duramente dall'inquinamento delle falde acquifere. C'è da sperare soltanto che questa iniziativa non si limiti ad un mero rito celebrativo, come purtroppo è già accaduto in altre parti, dove al fervore iniziale è poi subentrato il disinteresse o addirittura l'indifferenza. C'è da augurarsi quindi che parallelamente alla mes¬ trettante piante sa a dimora di questo bosco «personalizzato» di Suardi, giungano anche altre manifestazioni per aiutare meglio a crescere questo simbolico «albero della vita», di proprietà di ciascun abitante del più piccolo paesino della Lomellina. E sarebbe anche interessante che in tempi di grave dissesto ecologico l'esempio di Suardi venisse ripetuto specialmente dove il disinteresse per la natura sta causando profonde ferite al territorio o nelle zone in cui il ricorso all'imboschimento con essenze atipiche provoca altrettanto gravi' modificazioni del paesaggio. Il discorso vale sia per la pianura che per la collina, questa, destinata a peggior sorte a causa del continuo esodo del suol abitanti per cui il bosco privo delle cure stagionali dei contadini sta diventando facile preda degli incendi Amedeo Lugaro
Persone citate: Alberto Balduzzi, Luigi Berri
Luoghi citati: Alessandria, Godiasco, Italia, Lombardia, Pavia, Suardi
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