Sciopero in visto per l'Alfa

Sciopero in visto per l'Alfa Sarà deciso oggi nella riunione della delegazione sindacale Sciopero in visto per l'Alfa Le trattative comunque continuano - Fiom, Firn e Uil chiedono alla Fiat di anticipare il rientro ad Arese dei' 1500 in cassa e di rinunciare alle sospensioni a «zero ore» - H problema delle armonizzazioni no di 30 ore di riduzione annua dell'orarlo che In Fiat, Invece, vengono pagate. Il coordinatore nazionale auto della Firn, Inglisano, riferendosi alla difficoltà della trattativa ha tenuto a sottolineare che «{'accordo sulla produttività è valido solo se si raggiunge un'intesa su tutti i punti; noi un presso l'abbiamo pagato adesso tocca alla Fiat dare risposte sull'occupazione'. Airoldi, che guida la delegazione della Fiom ha dichiarato: .Le risposte dellafiat sul puma industriale, e I Ifdrmonizzazioné non a'i£* paiono al momento soddisfacenti. S'probabile che sj tale atteggiamento dilatorio della Fiat continua la trattativa possa entrare nuovamente in difficoltà. Credo sia indispensabile che la Fiat addivenga ad una nuova disponibilità, anche perché dopo la sofferta accettazione da parte sindacale della modifica dell'organizzazione del lavoro 9 delle prestazioni, è fondamentale un accordo non penalizzante sul piano industriale e occupazionale*. Angeletti, segretario nazionale Utlm, ha detto: «Se la posizione Fiat non subisce profonde modifiche lo sciopero è inevitabile'. Gianni Italia, segretario nazionale Firn ha giudicato .negative e preoccupanti le risposte date dalla Fiat al documento presentato venerdì dai sindaca ti: Di che cosa si tratta? I dirigenti sindacali, conversando con 1 giornalisti, hanno schematizzato le richieste più Importanti. 1) La cassa a zero ore che ROMA — La trattativa tra la Fiat ed 1 tre sindacati dei metalmeccanici è di nuovo in crisi; ieri sera al termine di una giornata di negoziato parecchi dirigenti sindacali davano per quasi certo uno sciopero negli stabilimenti Alfa di Arese (che proprio ieri ha ripreso l'attività dopo due settimane di cassa integrazione del 7 mila operai produttivi) e di Pornlgliano. La decisione sarà presa nella riunione della delegazione sindacale già indetta per oggi.e si definirà anche il numero delle ore di astensione dal lavoro. Lo sciopero • non- dovrebbe comunque significare - la - rottura della trattativa che oggi continua. Impressione prevalente è che il sindacato, dopo aver dovuto bere l'amara medicina sui ricuperi di produttività e l'abolizione del gruppi di lavoro, sia «costretto» a dimostrare al lavoratori che •lo scambio» tra 1 sacrifici fatti In materia di prestazione lavorativa e le garanzie Fiat sullo sviluppo dell'Alfa, sulla tutela dei posti di lavoro e sul rientro del cassintegrati ha portato vantaggi concreti. Oltre al piano industriale ieri è stato affrontato anche il capitolo «armonizzazione., esigenza che nasce dal fatto che i dipendenti dell'Alfa avevano il contratto dei metalmeccanici pubblici mentre ora han no quello dell'Industria privata. Ci sono vantaggi e svantaggi da equilibrare; per esemplo i dipendenti Alfa guadagnano circa SO mila lire in meno di quelli della Lancia; però pagano pochissimo di mensa e godo¬ riguarda 1500 persone ad Arese e 3600 a Pomlgllano secondo la Fiat dovrebbe essere risolta entro la fine del 1990. I sindacati chiedono che il rientro, almeno per 1 1500 di Arese, sia anticipato (tenendo conto che sono meno di Pomlgllano, che l'esodo incentivato ad Arese può avere maggiore successo perché l'età media è più alta di Pomlgllano). I sindacati chiedono alla Fiat l'impegno a non ricorrere più alla cassa a zero ore. Chiedono che la cifra di 28 mila dipendenti alla £ine.aelM9Sa sia confer- che 11000 dipendenti che devono andare in cassa a tempo determinato dal 4 maggio restino In fabbrica ancora alcune settimane, fino alla firma dell'accordo; si tratta di 600 operai ad Arese in cassa per otto mesi e di altrettanti a Pomlgllano per 12-14 mesi. Altre richieste riguardano il piano industriale (motori, progettazione, eccetera) e l'autonomia dell'Alfa. 2)A1 capitolo normalizzazione i punti sono parecchi: il premio di produzione è più basso all'Alfa; operai ed impiegati che nel contratto pubblico erano al sesto livello non possono essere declassati al quinto pur con servando la differenza di retribuzione; i turnisti Alfa hanno 20 ore annue di riduzione dell'orario che godono effettivamente e che vogliono conservare mentre alla Fiat vengono pagate e non fatte; conservare per qualche tempo all'Alfa il prezzo della mensa molto più basso che alla Fiat. Sergio Devecchi i nello s'abilimento , i Arese

Persone citate: Airoldi, Angeletti, Gianni Italia, Inglisano, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Arese, Pomlgllano, Roma