Riparte la maratona agricola la Germania frena le trattative di Fabio Galvano

Riparte la maratona agricola la Germania frena le trattative Riparte la maratona agricola la Germania frena le trattative Bonn è contraria alla politica sui cereali e a una eventuale rivalutazione del marco «verde» ste e diro '.-".trazioni in Germania. Pf quanto riguarda l'ItcJia, Invece, in seguito allo smantellamento parziale degli lem negativi proposto dalla Commissione Cee (cioè la svalutazione dell'1,1 per cento della lira verde) il reddito in lire del nostri agricoltori aumenterebbe dello 0,2 per cento anziché diminuire dello 0,9 (in Ecu). La tassa sulle oleaginose, volta a creare fondi per gli aiuti all'olio d'oliva con meccanismi che finiscono per penalizzare soprattutto gli oli vegetali (In gran parte di provenienza Usa), è stata ripetutamente attaccata dai tedeschi in nome di esigenze politiche nel confronti di Washington. .Chi non la vuole — replica Pandolfi — deve spiegare dove troveremo quest'anno gli 800 milioni di Ecu, che diventeranno 2300 nell'88, previsti come gettito per il bilancio della politica agricola comunitaria.. La sua è una preoccupazione condivisa anche da altri. Quest'anno, come ha sottolineato 11 presidente della Commissione Cee, Jacques Delors, il bilancio comunitario avrà un deficit di oltre cinquemila milioni di Ecu (circa 7500 miliardi di lire): 840 milioni di deficit riportato dalla gestione 1986, 1450 per mancati Introiti 1987 (rispetto alle previsioni), 2790 di spese agricole supplementari. DI fronte a questa realtà, che Delors ha sottolineato con una lettera del 10 aprile al primi ministri del Dodici in cui si invoca un drastico intervento, l'accordo sui prezzi agricoli si impone: proprio per turare le falle più Immediate, oltre che nella prospettiva di quella riforma delle finanze comunitarie — 11 «plano Delors», discusso domenica sera dai ministri degli Esteri del Dodici — che entro il 1992 dovrebbe riportare la spesa agricola al 50 per cento del bilancio Cee (attualmente è di circa i due terzi). Fabio Galvano DAL NOSTRO INVIATO LUSSEMBURGO — Maratona agricola, atto secondo. Da Ieri i ministri dell'Agricoltura del Dodici discutono a Lussemburgo le proposte della Commissione Cee per 1 prezzi 1987; ma dal primi contatti bilaterali svoltisi nel pomeriggio e poi In serata, in attesa della riunione plenaria di oggi e domani, non sono emersi elementi che consentano di prevedere uno sblocco dell'intransigente «rifiuto» tedesco emerso al primo round brussellese di fine marzo e ribadito in una lettera del ministro Klechle ai colleghi. A suscitare l'Irritata chiusura di Bonn sono soprattutto la linea d'austerità sui cereali, che si affianca alla penalizzazione di alcuni prodotti mediterranei, e il proposto smantellamento degli Importi compensativi (lem) positivi di Germania e Olanda (quindi una rivalutazione di fatto del marco e del fiorino verdi); passa invece sotto silenzio l'Ipotesi di una tassa sul grassi vegetali, che In passato era stata invece Indicata come Inaccettabile dallo stesso cancelliere Kohl. Le proposte dell'esecutivo comunitario, ha detto 11 ministro tedesco Ignaz Klechle, «non rappresentano neppure una base di partenza'. Ha replicato 11 ministro Filippo Maria Pandolfi, che guida la delegazione italiana, nel suo incontro con il commissario Frana Andriessen e con il presidente belga Paul de Keersmaeker: «Se si dovesse retrocedere su quei tre punti, chiederemmo il mantenimento dello status quo. E' una questione politica'. La Germania non vuole eliminare 1 suoi lem positivi: ciò equivarrebbe a un danno del 2,5 per cento (In marchi) per gli agricoltori tedeschi, contro la perdita dello 0,3 (In Ecu) previsto dalle proposteprezzi della Commissione: un crollo dei redditi che ha già suscitato violente prote¬ Senza risultati il primo incontro dei ministri dei Dodici a Lussemburgo

Persone citate: Andriessen, Delors, Filippo Maria Pandolfi, Ignaz Klechle, Jacques Delors, Kohl, Pandolfi