Pese: l'Italia freni il deficit

Pese: l'Italia freni il deficit Il trend di sviluppo resta tra i più alti d'Europa ma tende a calare Pese: l'Italia freni il deficit «Meno spese o più tasse se non si vuole arrivare a un disavanzo di 106 mila miliardi» - Il ministero del Tesoro precisa che la tendenza era stata prevista dal governo - Il pil dovrebbe crescere del 3% quest'anno e del 2,3 nel prossimo - La disoccupazione salirà dall'11 al 12% ; PARIGI — L'obiettivo di contenere 11 deficit pubblico In Italia entro 1 centomila miliardi non sarà raggiunto se non ci saranno nuovi tagli alle spese o un Inasprimento fiscale: in assenza di interventi il fabbisogno del settore pubblico salirà verso il livello di 106.000 miliardi. L'Indicazione è contenuta nelle ultime previsioni economiche sull'Italia messe a punto dall'Ocse, Complessivamente — secondo gli esperti dell'Ocse — 11 pil in Italia crescerà quest'anno del 3 per cento mentre nell'88 l'auménto dovrebbe essere di quasi 11 2,3 per cento. L'aumento del prodotto interno lordo in Italia non riuscirà, però a frenare la crescita dei disoccupati: l'Ocse stima che il tasso di disoccupazione passerà dall'll per cento circa dell'86 a quasi il 12 per cento nell'88. L'inflazione dovrebbe continuare a scendere anche se a ritmi più lenti dell'86: i prezzi al consumo.passerebbero dal 5,9 de ir 86 al 4,5 di quest'anno per attestarsi successivamente nell'88 al 4,3 Le partite correnti della bilancia del pagamenti dovrebbero essere in attivo quest'anno con un avanzo previsto in oltre 3600 miliardi di lire, mentre nell'88 il saldo tornerebbe ad essere negativo per poco più di 900 ' miliardi di lire. Le esportazioni italiane, misurate in volume, nell'87 dovrebbero crescere solo del 2,1 per cento (3,6 nèll'86) confermando le difficoltà del marte in Italy. Le importazioni, misurate sempre in volume, sa¬ rebbero destinate a crescere del 4,6 per cento nell'86 e del 6,9 per cento nell'88. Il Paese con il ritmo di crescita piti veloce sarà, secondo l'Ocse, l'Inghilterra dove 11 pil dovrebbe aumentare del 3,3 per cento quest'anno (2,3 per cento nell'88). L'Italia si muoverebbe ad un passo quasi veloce come quello della Gran Bretagna men¬ tre l'aumento del pil in Francia dovrebbe essere modesto (+1,5 nell'87 e +2,2 nell'88). L'Inflazione nell'area Ocse riprenderà a salire leggermente: si dovrebbe passare dal 2,8 per cento dello scòrso anno al 3,3 per cento dell'87 ed al 3,5'deU'88. Germania e Giappone continuerebbero ad essere i Paesi con il record minimo di inflazione. All'interno della Comunità europea, l'Inghilterra sarebbe l'unico Paese a registrare una leggera accelerazione nei prezzi (dal 3,8 per cento dell'86 al 5,7 nell'88). Sul fronte della bilancia dei pagamenti gli squilibri strutturali continueranno a persistere sino all',lnizio degli Anni 90. Una nota del ministero del Tesoro fa notare che ala previsione formulata dall'Ocse sul debito pubblico italiano è sostanzialmente la medesima indicata dal ministero del Tesoro in occasione dell'ultima relazione trimestrale di cassa. Già in quella occasione — prosegue la nota del Tesoro — si ricordava che, rispetto all'andamento tendenziale, il fabbisogno si collocava attorno ai 105.600 miliardi: (Ansa)