Droga più torte dei governi dall'Italia parie ma sfida di Liliana Madeo

Droga più torte dei governi dall'Italia parie ma sfida A Vienna si chiederanno impegni precisi agli altri Paesi Droga più torte dei governi dall'Italia parie ma sfida lì direttore del Fondo dell'Orni: «Bisogna far chiarezza sulla volontà di combattere la piovra» ROMA — «Stiamo vivendo un momento molto importante. Si incomincia a fare il conto alla rovescia. La conferenza internazionale di giugno, a Vienna, sull'abuso della droga e il traffico illecito, ci farà capire se la comunità internazionale vuole reagire ano al fenomeno della droga» dice Giuseppe Di Gennaro, direttore esecutivo dell'Unfdac (Fondo delle Nazioni Unite per 11 Controllo dell'Abuso di Droga). •L'Italia—prosegue il magistrato, da alcuni anni impegnato nell'ufficio dell'Orni — in vista della scadenza di giugno s'è impegnata a spendere 300 milioni di dollari. S' diventata il primo Paese donatore dell'Unfdac. In tal modo si è proposta come cartina di tornasole. Agli altri Paesi ha detto, implicitamente: io ho incominciato, secondo le dimensioni economiche, la grandezza e le potenzialità del nostro Paese, e voi che cosa fate? Se non troverà un seguito adeguato, vorrà dire che questa volontà di lottare contro la droga non esiste. Allora chiederà alle Nazioni Unite di dichiarare il fallimento del progetto che sta portando avanti. Sarà chiaro a tutti che questo grave fenomeno, che sta corrompendo e inquinando la struttura della società, può contare sulla connivenza di istituzioni e organismi governativi, anche in Paesi occidentali che finora non sembravano contagiati dall'infezione: Il dott. DI Gennaro insiste sulla gravità del problema. Sottolinea che, forse, non sono state ben comprese le dimensioni di questa «costellazione di organizzazioni criminali che può vantare bilanci superiori a quelli dei Paesi più ricchi del mondo: Fa un esempio: «Di recente in Florida sono stati sequestrati tremila aerei, che garantivano il trasporto della droga dalla Colombia. I traf'ficàhtlnón hanno espresso nessuna^préoccìipazione, se¬ gno che la perdita non era irrecuperabile, e che le flotte aeree a loro disposizione potevano benissimo colmare quel vuoto: Fra gli obbiettivi deUa conferenza di Vienna c'è l'intenzione di accrescere la consapevolezza della comunità internazionale nei confronti del pericoli connessi al traffico e all'abuso di droghe, di incoraggiare i governi a sviluppare la coopcrazione e a dedicare maggiori risorse per ridurre la domanda, controllare l'offerta, sopprimere il traffico illecito, riabilitare 1 tossicodipendenti. Nella bozza programmatica si legge, fra l'altro, che la droga è ormai usata correntemente come unità di scambio nel commercio di armi e In altri contrabbandi, che le grandi reti di trafficanti detengono il virtuale controllo di numerose aree e minacciano l'integrità e la stabilità di alcuni governi. Si afferma Inoltre che i tre settori — domanda, traffico, produzione — si intrecciano e si influenzano reciprocamente, al punto che scegliere un solo campo di intervento, trascurando gli altri due, non porterebbe ad alcun risultato. Postazione di primaria importanza nella lotta contro il fenomeno droga è diventato, a Roma, 11 Centro Italiano di Solidarietà di cui è presidente Mario Picchi. Dal 1985 il Cete è stato riconosciuto Organismo non governativo del Consìglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, da cui ha ricevuto l'incarico di realizzare alcuni grandi progetti in America Latina. Dalla Bolivia è appena rientrato Camillo Ruffino, che coordina nello Yungas un'equipe impegnata a mutare strutture materiali e atteggiamenti culturali della gente. Racconta che. nel villaggio dove si sono installati, è scesa dagli altipiani la popolazione aimara e subito è diventata preda sia della tubercolosi sia del coltivatori di coca. La tbc è esplosa, in organismi già minati da generazioni di lavoro in miniera, al momento in cui sono scesi dove non c'è acqua potabile né un ospedale né una farmacia, dove non sanno coltivare né cuocere i cibi fondamentali, dove il 20% del bambini non raggiunge il primo anno di vita. . E i giovani vengono reclutati per andare di notte a pestare la coca, che cosi viene trasformata in pasta basica e subito immessa sul mercato. Ma loro incominciano anche ad assumerla, e •bisogna intervenire sul tempo libero, sull'occupazione, sull'aggregazione intorno a valori diversi dalla moto e dal televisore da conquistarsi, per impedire che in breve tempo si crei una popolazione di drogati. A Santa Cruz — racconta Ruffino — il consumo normale di coca, al giorno, è di 40-50 chili: Qui, all'Eur, nella palazzina dove si trova il cuore del Cete, venerdì pomeriggio — con una solenne cerimonia, presente il ministro Andreottl, e mentre nell'aria verranno liberate centinaia di colombe — a Javier Perez de Cuellar, segretario generale delle Nazioni Unite, che alla fine del 1985 aveva proposto all'Assemblèa generale una Conferenza internazionale sul tema della droga, sarà consegnato il premio «Progetto-Uomo» che nelle precedenti edizioni era stato assegnato al Papa, a PertlnL a Nancy Reagan. «oisoraà Liliana Madeo

Persone citate: Camillo Ruffino, Giuseppe Di Gennaro, Javier Perez De Cuellar, Mario Picchi, Nancy Reagan, Ruffino