Le banche centrali aiutano il dollaro

Le banche centrali aiutano il dollaro Le banche centrali aiutano il dollaro ROMA — Dollaro in lieve ribasso nelle quotazioni ufficiali europee nella prima giornata di contrattazioni dopo il lungo weekend pasquale. B biglietto verde è stato indicato alla media Uic a 1289,65 lire, in cala di 1,35 lire sulle 1291 di venerdì; a Francoforte si è registrato un fixing di 1.8084 marchi contro 1,8162 dell'ultima quotazione della scorsa settimana. In un clima di scambi piuttosto tranquillo il dollaro si è avvantaggiato sui mercati asiatici di un nuovo intervento della Banca del Giappone che ha comprato qualcosa come 100 milioni di dollari e di una serie di realizzi su posizioni speculative. Con tutto dO il dollaro non ha potuto evitare di subire anche ieri a Tokyo un'ulteriore flessione: 142,10 yen, cioè 0,85 yen meno di lunedi. Nel pomeriggio, quando da poco aveva aperto il mercato del cambi negli Stati Uniti due banche centrali europee, quella tedesca e quella svizzera, sono Intervenute a sostegno del dollaro comprando dollari contro yen: non si è trattato di grosse somme ed anche se i quantitativi precisi non sono per ora noti, si dovrebbe essere sull'oidine dell'intervento fatto sulla piazza di Tokyo dalla banca giapponese, circa 100 milioni di dollari Quello che ha sorpreso gli operatori è il fatto che le banche centrali sono entrate in azione in un momento In cui 1 mercati non davano segni di particolare tensione e mentre la quotazione del dollaro era nettamente superiore ai valori che facevano scattare gli interventi prima di Pasqua. La banca svizzera e tedesca sono intervenute con il dollaro a 141,75 yen mentre nei giorni scorsi si erano mosse sui 140 yen. Secondo un'interpretazione, la manovra sarebbe intesa a stabilizzare il dollaro su valori relativamente elevati per agevolare le grosse aste di titoli che il Tesoro americano ha in programma a maggio. L'effetto è stato di riportare il dollaro a 142,10 yen e a 1,8135 marchi Sulla lira si è portato a 1292 contro 1289,65 alla quotazione ufficiale italiana. La lira, nel frattempo, appare sostanzialmente stabile sul marco, quotato alla media Uic 712,975 lire contro 712,925 di venerdì. (Agi) È Oro e argento, quotaxleni record LONDRA — I mercati dei metalli preziosi continuano a vivere giornate febbrili con le quotazioni in fermento soprattutto per la debolezza del dollaro e per la rimonta dell'argento. L'oro, che già a New York lunedi si era impennato fino à 452.50-453,25 dollari è avanzato soprattutto sui mercati asiatici e all'apertura europea, fino a toccare una punta di 457 dollari sotto la spinta di forti acquisti da tutte le provenienze geografiche, dal Giappone, al Medio Olente all'Europa. Al fixing londinese del mattino era a 454,30, primo fixing sopra quota 450 In più. di quattro à^uil^'É'subentrata, poi una'reazione tecnica • ché"ha eróso-f( terreno guadagnato,' reazione accentuatasi nel pomeriggio quando, grazie anche ad Interventi' delle banche centrali, il dollaro ha recuperato sui mercati dei càmbi ' ..■ ' .r, Al fixing pomeridiano l'oro è sceso a 44930, quasi dodici In più dei 437,75 di giovedì, ultimo fixing prima di Pasqua. . In lire l'oro ha quotato 19.020 al grammo, il prezzo più alto dallo scorso ottobre. L'argento si è apprezzato in misura ancora più visto? sa dell'oro, arrivando a 8,10 dollari a Hong Kong e portandosi poi a 7,842 al fixing londinese contro 7.19 di giovedì: è la quotazione più alta dall'agosto dell'84. B platino si è riportato sopra quota 600 con un fixing pomeridiano di 609 contro 584 giovedì (Agi)

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