Torre di Pisa, via ai lavori

Torre di Pisa, via ai lavori Sì di Nicolazzi al consolidamento (15 miliardi) Torre di Pisa, via ai lavori PISA — La burocrazia si è arresa di fronte all'emergenza consentendo finalmente il passaggio alla fase esecutiva del progetto per il consolidamento della Torre pendente di Pisa Nicolazzi, che nel 1983 aveva istituito la Commissione di studio per un progetto definitivo di recupero del più famoso monumento del mondo, ha dato la comunicazione ufficiale al sette studiosi Incaricati di eseguire la fase progettuale ed esecutiva dell'intervento. Si tratta di Raffaello Berte llotti, Luciano Caroti, Giorgio Berardi. Leo Finzi, Luca Sampaolesi, Carlo Ludovico Ragghienti e Michele Janlolconski, tutti docenti in vari atenei Italiani. n nulla osta di Nicolazzi giunge dopo che la prima sezione del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha comunicato al ministro il parere tecnico positivo all'intervento proposto dalla Commissione di studio. H costo degli interventi si aggirerà sul 15 miliardi; le fasi previste sono quattro. Nella prima si procederà all'ingabbiatura del monumento cosi da assicurarne la stabilità nella fase preparatoria La seconda fase consisterà in lavori murari al cilindro marmoreo, che in 800 anni ha subito numerosi imero e macro traumi; la terza fase Invece consisterà in un intervento sul fondamento vero e proprio, con l'applicazione di un contrappeso alla pendenza attuale. Soltanto se queste prime tre fasi d'intervento non dovessero dare i risultati sperati si passerà ad una quarta fase che consisterà In un congelamento della parte di terreno sul quale poggia la torre. 81 attende già nei prossimi giorni l'inizio del sondaggi e delle cosiddette «prove di campo» che dovranno precedere la fase di appalto del lavori. Esperite le prove ed 1 sondaggi si prevede che 1 lavori veri e propri potranno avere Inizio nella primavera del prossimo anno. E' Invece del tutto decaduta l'ipotesi, ventilata all'Inizio di quest'anno, di una capitozzatura del monumento: si era ipotizzato che la torre campanaria venisse smontata per alleggerire il forte carico dell'ottavo piano sul baricentro della torre ma la commissione ha escluso questa eventualità, A parte la macchinosità dell'operazione, c'era infatti U rischio reale che la torre, perdendo la sua parte terminale che fu costruita nel 1360 con criteri di riequilibratura, crollasse proprio nel momento in cui si tentava di salvarla Si ricorda che solo le sette campane in bronzo che costituiscono 11 concerto armonico della Torre pesano oltre 9 tonnellate. La decisione di giungere in tempi brevi all'Intervento operativo sulla Torre di Pisa è stato probabilmente anche sollecitato dallo stato di crisi attualmente vissuto dal monumento. Renzo Castelli

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