La giustizia lenta svuota le carceri
La giustizia lenta svuota le carceri NeiF86 rimessi in libertà 7999 detenuti per decorrenza dei termini La giustizia lenta svuota le carceri Relazione ili Parlamento del ministro Rognoni - «A volte i magistrati di primo grado trattengono gli atti oltre il termine concesso» - Alla base delle scarcerazioni anche le croniche carenze di organico degli uffici giudiziari ROMA — Tra il luglio e il dicembre '86 sono stati scarcerati pe. decorrenza dei termini di custodia cautelare 4456 imputati. Nel primo semestre tornarono in liberta 3543 detenuti. In totale 7999. Lo rende noto il ministro della Giustizia Rognoni nella relazione semestrale al Parlamento. Il maggiore incremento delle scarcerazioni si è avuto nell'Italia centrale (85%), seguita dall'area insulare (64%) e da quella settentrionale (18%). Una flessione nel secondo semestre rispetto al primo si è registrata invece nell'Italia meridionale: da 1101 a 940 (-14,62%). La relazione di Rognoni rivela che si assiste a un aumento delle scarcerazioni soprattutto nelle sfere della delinquenza comune (più 13,80%), organizzata (più 76,32%) e politica (+177,22 per cento). Il ministro ricorda che, comunque, alla scarcerazione formale non sempre fa riscontro il ritomo in liberta,: in non pochi casi,- infatti, lo stato di detenzione perdura causa altre pendenze giudiziarie. I provvedimenti di scarcerazione seguono, in particolare, il giudizio di secondo grado: le corti di appello hanno rimesso in liberta il 52,42% degli imputati, percentuale che sale al 56,77% se si considerano anche i soggetti scarcerati dalle sezioni specializzate per 1 minori (95) e dalle corti di assise di appello (09). Numerosi Bono i personaggi della cronaca giudiziaria che hanno beneficiato del provvedimenti di scarcerazione, in genere rimasti senza seguito avendo i detenuti altri conti in sospeso. Si pensi a Valerio Fioravanti e Cristiano Fioravanti, Concutel11. Cavallini, Mambro, Besuschio, Mlcaletto, Curdo, Alunni, Moretti, Ponti, Pancelli, Vai, Azzoiini, Galiinari, Seghetti. Abatangelo, Cochis, Semeria, Petrella, Ronconi («scarcerati» a Roma); Borelli, Fagiano, Benedetti, Alfieri, Sacchi (Ancona): Bignaml e Rosso (Torino); Senzanl e Savasta (Napoli). La sola corte d'assise di Roma seconda sezione, il 17 luglio scorso ha scarcerato 33 imputati di insurrezione armata contro 1 poteri dello Stato e 29 imputati di banda armata e omicidio. Dalla relazione di Rognoni si evince pure che le punte più elevate di scarcerazione sono state toccate a dicembre (22,62%).. luglio (21.18%), ottobre (17,99). I «ritorni in libertà», beninteso, sono stati accompagnati da misure di controllo cautelari: Tra le cause che hanno determinato le varie scarcerazioni, oltre alla carenza di organico degli uffici giudiziari, la relazione segnala la lentezza con cui i tribunali o le corti di assise trasmettono gli atti: 'Giungono a desìinazione — spiega — Quando i termini di custodia sono già scaduti o sono prossimi a scadere. A volte, addirittura, i giudici di primo grado trattengono gli atti processuali oltre il termine concesso dalla legge per il completamento della fase processuale successiva: Rognoni, a titolo d'esempio, cita quanto accaduto e, Torino, nell'ambito di una vicenda giudiziaria di cui erano protagonisti presunti terroristi di sinistra. La motivazione della sentenza emessa il 16 luglio 1985 fu depositata dalla corte di assise il 30 luglio 1986, due settimane oltre il termine massimo previsto per la conclusione del dibattimento di appella Corollario del ritardo: è stata emessa ordinanza di scarcerazione a favore di 28 imputati. (Ansa)
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