Saper spendere

Germogli in vaso Se aper spendere Germogli in vaso E' possibile, durante i rìnvasi, ricavare nuove piante da fiore o da appartamento -Non l'ho mai fatto, ma questo non è un buon motivo per non tentare- scrive Andreina L. di Torino. Precisa: «Ho tre balconi, ma ho incominciato solo l'anno scorso ad abbellirli con piante fiorite. Ci sono gerani di tutti i colori, Sanpaula e dalie. Da queste è possibile ricavare piantine novelle?-. itir Nessuna paura. I dilettanti guidati dalla passione della floricoltura riescono a fare miracoli su balconi e terrazze e i risultati non deludono quasi mai. Viene in aiuto di Andreina la dott. Elena Accati dell'Istituto di Scienza delle coltivazioni dell'Università di Torino: «Dopo il lungo periodo invernale tutte le piante da balcone e tenute in "serre" casalinghe e quelle da appartamento presentano spesso foglie un po' ingiallite, eziolate, con un aspetto sofferente: è il momento del rinvaso e della concimazione (e chi non l'avesse ancora Iniziato deve affrettarsi). Tutte le specie si avvantaggeranno di questa operazione che non deve danneggiare l'apparato radicale, irrigando in abbondanza la pianta prima del rinvaso. scegliendo un terriccio adatto preparato con miscela di terra di bosco, torba, normale terriccio d giardino a cui aggiungere concime. «Per Talea si possono moltipllcare le "SalntpauIle", utilizzando una foglia con il picciuolo; i gerani, prelevando una porzione apicale ed eliminando le stipole alla base: il Chlorophytum, la Tolmlea, caratterizzata dal formare fogliollne nuove al di sopra di vecchie foglie. La radicazione di tali talee può avvenire in una terrina in cui si pone sabbia ben setacciata, mantenuta umida con frequenti spruzzature in modo da ridurre la traspirazione delle foglie. Per mantenere elevata l'umidità si può disporre un cappuccio di polietilene al di sopra della terrina. Avremo cosi nuove piante che non sono costate quattrini,' ma soltanto un po' di tempo e fatica accompagnati dal piacere dell'aver fatto tutto da soli». Continua l'esperta: «SI possono fare nuove piantine anche dal Nephrolepis (una felce) usando la propaggine, cioè incurvando uno stolone proveniente da una vecchia pianta in un vasetto, facendo un taglio sul ramo rivolto in basso e fissandolo al suolo con una forcina di filo di ferro. I semprevivi e le sassifraghe formano, accanto alla rosetta centrale, separati da corti stoloni, tante piccole nuce rosette che si possono staccare con un coltellino e mettere in ciotole con terriccio sabbioso dove radicheranno prontamente e formeranno le piante. «Infine, le dalie: le radici tuberose hanno trascorso l'inverno in cantina messe sotto sabbia: devono venire divise in porzioni diverse in modo che ciascuna abbia una frazione del vecchio stelo con almeno una gemma sviluppata alla base». * Per Valeria questo «tortino di carciofi- suggerito dalla classe 1* C Istituto Alberghiero, sotto la guida del prof. Mario Sobbla: •Pulire Quattro grossi carciofi eliminando le punte con le spine e immergerli mano mano in acqua acidula ta con succo di limone. Tagliare l carciofi a fettine e insaporirli per qualche minuto in poco olio con uno spicchio d'aglio schiacciato (che poi si eliminerà) e poco prezzemolo tritato. Stendere 400 gr di patta da pane già lievitata in una teglia unta d'olio, alzandola sulla pareti; distribuirei carciofi sulla pasta, lasciando Ubero ai lati un bordo di circa un centimetro. Coprire con 100 gr di groviera a fette sottili; insaporire con sale e pepe e abbondante olio. Coprire l bordi con le parti di pasta alzate tuttintorno e cuocere in forno già caldo a 200 gradi per 30 minuti-. Simonetta

Persone citate: Andreina L., Elena Accati, Mario Sobbla

Luoghi citati: Torino