I fantasmi della politica

I fantasmi della politica LETTERE DALL'ITALIA: CRISI E DINTORNI I fantasmi della politica Governo come negatività j pupura. Parlamento eletto a suf- | tofragio- popolare, negatività pura. Magistrature varie! «qualcosa tiene, sistole-diastole di sfiducia-sfiducia, barlumi c paletti, appigli e.rifugi; finché d resta della legalità sostanziale, poca che sia, non siamo perduti; anche in una leggina c'è tutta la Legge, per noi deboli (il Cittadino Debole: lo scopro oggi, ma è tanto che lo porto in me) la legge è tutto, il diritto è tutto. Il resto però è impostura, un pelago bollente di impostura: la stampa, le voci ai microfoni, le facce avvizzite dai teleschermi; si sente che lutto è in mano a... Ed è difficile, a queste mani, dare un nome. Ci sono dei delegati di questo potere che viaggiano in Alfe Blu, con autisti impeccabili, il governo formale, i senatoputati putativi, tutta gente sbagliata, che non capisce. Gascuno avrà le cólpe sue personali — infinite sono le ramificazioni della crepa morale — ma la rofrochteraste ma allseculal'uciboverelasuinunsaponsotudcolpa di non capire mi sembra bla più... la più intollerabile, la dpiù disperante. F più facile accettare il cri mine sporadico che l'ottusità permanente. Li senti parlare e istantaneamente pensi: Dio mio, ma come fanno a non capire mai niente, mai? Preferi rei fingessero; qualcuno spero finga, capisca e finga di non capire — ma fórse non c'è neanche questa pallottola a salve della simulazione di ottusità, nel plotone politico: l'ottusità è reale, completa, infernale. — Brava Dillo questo, tu che sei un opinion maker. ; Per avermi appioppato questa qualifica, e in così superbo italiano vivo, ti sbatto in faccia la mia onesta scarpa, logorata dagli asfalti. Il mio mestiere è un altro, non faccio il bagnino nel mare dell'Opinione, il più nero di tutti, ma non posso evitare che l'onda ira'.«lattata mi infiori i piedfc Ih CI -rio 9 -ari I Partiti, negatività pura; o meglio: positività maligna. Il loro niente nocivo si esprime nelle crisi di governo e nei congressi nazionali con una nettezza che sgomenta: non lo si conosce mai abbastanza, un niente irto di pugnali. E poi ti arrivano con le loro liste, fògli bianchi, apparentemente innocui; trenta-quaranta milioni di crocette distribuite nelle varie ripartizioni di quel cimitero di Luoghi Comuni patibolari, di Idee disfatte rimosse incessantemente da vanghe di fantasmi. Si può essere fantasmi e costituzionali nello stesso tempo; fantasmi che parlano, parlano, parlano.., Poiché l'orrore della storia è andato avanti, molto avanti, anche questi nostri storici partiti, in più di quarant'armi di potére, di permanenza nuda nella fornace, ne hanno ben ri' sentito il perverso incantesi mo, fino ad averne un'ubriacatura non smaltitole, una scimmia sulla schiena che non scolora, un'impronta di manette mentali incancellabile. E parlano di rinnovamenti... Mentendo, delirano. Per rinnovarsi, dovrebbero uscire dalla gabbia stregata dell'evento, trovare un pensiero che gliela aprifse. Ma l'uomo-di-partito è un 'essere amputato, non pensa, non sente, non vede... L'uomo di partito non ha patria. Questo è di lampante, di sinistra evidenza nei comu- suginpsqpsasptdipglqd5bqdtnqnisti, ma è ugualmente forte nd democristiani e negli altri; qudlo stracco di paese con cui si strofinano meccanicamente la bocca non ha nulla di una patria, di quel che gemeva in Hemàndez come madre Espana. Questi sradicamenti si pagano, ne è specchio uno sperduto esercito inutilmente di leva obbligatoria che non ha né anima né centro, nd cjuale d si impica per noia e disperazione — una difesa che ha degli strumenti per guardare ma che è costretta a chiudere gli occhi. Gli uomini arruolati e in uniforme sono li pache c'è ddlc industrie, dd cantieri da tenere in piedi, e l'uomo di partito non cura di nient'altro: non è un conforto, per chi vorrebbe avesse un senso il drappo colorato che al centro di un cortile svolazza in cima a un pala Gli esseri umani hanno sempre contato poco; meglio un pochissimo che un nientissimo. Essere niente assoluto, pur dichiarati cittadini ed elei tori, è psicologicamente di- rompente; ma siamo niente di fronte alla devozione illimitata che i partiti hanno per la materia inorganica c le cifre astratte. Non faccio conto di ruberie e mafierie, il punto supremamente tragico e l'asservimento a quel che è privo d'anima — alla latta, allo shampoo, al diserbante; è la tranquillità con cui si immola la via vivente, la vita organica, l'albero e l'uomo, l'insetto insieme al cittadino, l'acqua con dentro la bocca che la beve, per far vivere quel che disgrega la realtà vivente, perché vivano la fabbrica awelenatrice e i suoi prodotti, perché le cifre in percentuali non scendano di uno zero virgola... In mezza Padana, attraversata da un, Po sulle cui rive tra pochi anni non soprawivcran no neanche i topi, le falde sono accumuli tossici, vivai di tumori: ci si allarma'.per.l'industria chimica, che non deb- ba perdere un colpo, che non debba offendersi e chiudere la calpaciddi chsedi scuveorrcgorchtacamgranbifarifunomfidziqsei e e è , i a e a, a n a e na e, u- sua preziosa bottega. Sono se- | f*gni, segni; il Dio Tecnica d incappueda di nero per averd più docili sotto la mazza. Popolo-bambino: vuole insieme industrie prospere e acqua pulita, e questo non lo può avere; il.rimedio tempestivo erano le braccia, ora non avrà più che la chimica assassina. Può coprirsi la faccia, un potere esecutivo incapace di togliere dalla mano sciagurata del coltivatore il diserbante il fertilizzante, di usare la forza per proteggere città e. campagne da un inquinamento galoppante, uomini di Stato per i quali fatti come questi, i rischi della radioattività, le conse- 5uenze mai cessate di Cernoil, non costituiscono un problema nazionale, e neppure qualcosa di cui discutere quando si fa un governo! Uomini, addirittura, spaventati che .un vota popolare metta -un po' di ghiaia nell'ingranaggio ^^a'Hi^ ^notitì* nucleare, terrificati che si possano tagliare appena un poco quelle paurose ali nere... Viene insipientemente chiamato «dibattito politico» qualcosa che ormai con la politica c'entra ben poca II soggetto della politica è da sempre Tuomo-dttadino: qui è la materia bruta, il grugno inerte della Quantità. Questa gente non ha un'i oca, neanche mezza idea, di cosa voglia dire governare uomini: governa materia inorganica, e l'organica come un sub derivato (cristiani, illuministi o marxisti è lo stesso vuoto di idea d'uomo e di cittadino) ma in modo indiretto, per non sporcarsi, attraverso la sua ipotetica cai colabilità, per mezzo di astrazioni dfrate, regolate dal flusso e riflusso, come in una immensa Borsa, di denaro annuente o denegante. Mai siamo stati di più nostro proprio reddito: a uno schiavo romano le battiture almeno ricordavano che ancora era un uomo. Ma, diventando materia di statistica, perdiamo anche il connotato superstite dd reddito reale: il reddito personale è tatto medio e in una media non d sono fàcce, neppure inceronate dalla riduzione totale a reddito, solo file di denti che mordono una busta-paga. Dd resto, più che dei nomi anagrafici, sono dei Codia Fiscali a rappresentarci: un ministro chiede gli siano forniti / dati, prende misure, e decreti 7„ base ai dati i; bastandogli che siano i ui pià evidentemente sen¬ te na n aardi ha le eha re re ati he eri di o: hi il ro ma no lio tisto, za nutrire dubbi sui fornitori. ** . Mi viene la curiositi di sapere se andremo oltre, in questo progressivo appiattimento di essere, pur rimanendo — per noi stessi — anime terribilmente condannate al patire, e in quali fantasiosi modi riusciranno ad appiattirà sempre di più e sempre meglio. Mi basta vivere ancora un poco e vedrò il nostro nulla farsi ancora più.nulla, l'essere umano farsi ancora più sotto-umano, tra il compiacimento di innumerevoli cretini. Sari da studiare attentamente, quel che comporta di degradazione essenziale dell'uomo, di abbrutimento intimo, questo spodestamento, in politica corrente, dd dttadino, spodestato iti quanto tale dagli amministratori dei partiti, lo- cali e centrali, dai ministri di partito, in una democrazia occidentale dove gli otto milioni di baionette vantati da un vecchio ciarlatano sono diventati sessanta milioni (di cui trenta di troppo) di codici fiscali, ciascuno con organi in transito verso cliniche da trapianti, con organi illimitatamente tumorcggiabili da una natura che ormai non può più produrre che il cancro; codici fiscali tuttavia sensibili, assassinagli in casa e per le vie, e ignobilmente leccati e rileccati da segreterie e apparati in quanto, anche, matite da crocetta e cabina, sotto la denominazione fatua di elettori. ** Dicevo che un poco di diritto, di salvaguardie legali funzionanti, è sufficiente a non farci naufragare del tutto; ma la perdita di una non codificabile sostanza àmie, il denudamento di cittadinanza sostanziale, non di passaporto — questo venire dopo, sempre, sempre, ai diritti della materia bruta vaporizzata in dati — sbaraglia l'unità dell'essere umano, separa la mano dal nome: effetti di bomba siamo. , Questo, mentre i tamburi si preparano al bicentenario della rivoluzione che chiamava e pretendeva tutti cittadini. Il cittadino nasceva allora, però con teda su muerte a cuestas, ed ecco qua, sotto i nostri occhi di rincoglioniti, la via italiana alla dissoluzione del cittadino, un ripieno inerte di costituzionalità formale, e imposizione a rutti quanti, formidabili, di portare la propria verità dvile, il corpo bène esposto alle radiazioni in libera usata, a fondere in colate di dati, a sciogliersi in fermenti memorizzati d'inesistenza urbana. Riflettiamo. Sarà intelligente contribuire a questo immancabile risultato, al nostro proprio annientamento dico, seguitando a votare qudlc liste d'ineleggibili e di diffidagli, quelle immagini di esibizionisti che d stingono sulle troppe malinconie? Guido Ceronettl