I Baudo protestano? E Ricci tratta con la Rai

I Baudo protestano? E Ricci fretta con la Rai I Baudo protestano? E Ricci fretta con la Rai L'autore di «Drive in» fra le polemiche: «Sono libero da vincoli contrattuali, ho sempre lavorato su due fronti e finora Berlusconi mi ha dato libertà» - «Auguro a Katia un figlio che non somigli a Pippo» MILANO — Subito dopo la pausa pasquale, Antonio Ricci — l'autore di Drive in e di Lupo solitario — comincerà una trattativa per un programma in Rat Forse intende lasciare Berlusconi? E a fargli maturare quest'eventuale decisione hanno per caso contribuito le proteste di Katia Ricciarelli, moglie di Pippo Baudo, neodirettore delle tre reti che fanno capo alla Fininvest e bersaglio di Anche i Bandi piangono"/ Da Alasslo, dove ha raggiunto la famiglia, Antonio Ricci sdrammatizza: «Per me è un'abitudine alternare gli impegni tra Berlusconi e la Rai. Nell'8S-86, addirittura, facevo "Fantastico" come autore di Beppe Grillo, e contemporaneamente firmavo "Drive in". Non ho mai avuto esclusive, credo che questo sia il modo migliore per mantenersi agili. D'altra parte, sia "Drive in", sia "Lupo solitario" finiranno il mese prossimo. Sono libero da vincoli contrattuali. Certo, i miei rapporti con Berlusconi sono tali per cui sarebbe davvero molto imbarazzante chiudere: ■ Teme che Baudo intenda limitare la sua libertà di satira? «Non lo so, evidentemente mi auguro di no. Io non me la prendo mai con le persone — tra l'altro, stimo Pippo professionalmente e per tante sue iniziative — ma soltanto con i personaggi. Se poi c'è chi si identifica con il proprio personaggio, peggio per Itti». E i rapporti con Katia Ricciarelli? «Non ho mai pensato di ironizzare sul desiderio di maternità, però tutta questa storia di ovuli fecondati a una certa ora e in un certo modo era un invito a fare ridere la gente, anche senza la mia satira. Comunque, in completa sincerità auguro a Katia un figlio maschio che fisicamente non assomigli a Baudo": Ha già in mente qualche programma, per la Rai? 'Proprio no, ma, ripeto, mi dispiacerebbe se un qualche intervento di censura mi costringesse a lasciare Berlusconi, il quale, peraltro, finora mi ha garantito la massima libertà di espressione. E' molto difficile ritrovare le stesse condizioni di lavoro in Rai. Si finisce sempre col dover fare una qualche trafila, con l'imbattersi negli interventi di un qualche funzionario. Lui no, ti dà carta bianca e il responsabile del programma sei tu: un patto fra galantuomini. Però forse adesso è cambiato qualcosa anche alla Rai; staremo a vederem. o. r.

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