L'esercito si schiera con Cory, stroncato un golpe

L'esercko si schiera con tory, stroncato un golpe Un gruppo di ammutinati attacca il comando delle Forze Armate ma deve arrendersi dopo poche ore L'esercko si schiera con tory, stroncato un golpe NOSTRO SERVIZIO MANILA — Ancora una volta Cory Aquino ce l'ha fatta: ha superato il quarto tentativo di rivolta militare da quando è diventa presidente. I ribelli, guidati da un ex guardia del corpo di Marcos, hanno fatto irruzione nel quartler generale dell'esercito a Forte Bonifacio, alla periferia di Manila, cercando di liberare un centinaio di loro, commilitoni arrestati nel precedente tentativo di golpe del 27 gennaio. A salvare Cory è stato, come in passato, l'appoggio del capo delle forze armate, il generale Ramos, uno dei protagonisti della caduta di Marcos. Truppe filo-governative infatti sono intervenute con decisione e nel giro 1 di poche ore la ribellione è stata domata. Ma per la prima volta c'è stato uno scontro armato tra soldati lealisti e ribelli, un precedente pericoloso: uno degli ammutinati è stato ucciso e due sono rimasti feriti, gli altri si sono arresi. Per la Aquino la soddisfazióne dopo lo scampato pericolo è solo parziale: Ramos, per ora, riesce a controllare l'esercito, ma si accentua il clima di tensione e di insofferenza tra ufficiali e soldati, divisi in fazioni e società segrete, incerti tra nostalgia per 11 regime di Marcos e adesione alla democrazia. E' una ipoteca pesante sul futuro del Paese, che dal trionfale referendum a favore del presidente di pochi mesi fa non sembra aver ricavato la necessaria stabilità I ribelli, come sempre, hanno accusato Cory di aver abbassato la guardia nei confronti dell'Insurrezione comunista L'azione dei ribelli, una settantina secondo 11 portavoce dell'esercito, è scattata all'alba di ieri. Con un camion hanno sfondato la recinzione del quartler generale. Hanno fatto poi irruzione, sparando all'impazzata, nella palazzina in cui 'erano custoditi 108 militari coinvolti nel precedente golpe, una parte del quali si è unita agli insorti. Una quarantina sono riusciti a fuggire approfittando della confusione, gli altri, guidati dal sergente del genio Ernesto Librario, un fedelissimo di Marcos, sono stati bloccati dalle forze di sicurezza e hanno preso in ostaggio una quarantina di persone, tra cui alcuni ufficiali superiori della base. Sono intervenute le truppe del generale Canieso con quattro carri armati, che hanno circondato il palazzo. Sporadici scontri si sono susseguiti per alcune ore. Quando una granata, sparata a titolo di avvertimento da un mezzo corazzato, è esplosa all'interno, i ribelli si sono arresi, consegnandosi alle truppe di Canieso. -Abbiamo desistito quando ci siamo accorti che eravamo sovrastati per numero e armi» ha raccontato uno di loro. e. st.

Persone citate: Cory Aquino, Ernesto Librario, Forte Bonifacio, Ramos

Luoghi citati: Cory, Manila, Marcos