Lemmon, la famiglia per ridere di Stefano Reggiani

Lemmon, la famiglia per ridere Prime film: «Così è la vita» di Blake Edwards e «I tre amigos!» dì John Landis Lemmon, la famiglia per ridere E' un architetto sessantenne che cerca rimedi all'età, la moglie Julie Andrews mostra come invecchia Mary Popjjins - H regista di «Blues Brothers» torna al demenziale, parodiando le comiche Anni 40 ': CCSI' E' LA VITA di Blake Edwards con Jack Lemmon, Juile Andrews, Sally Kellerman, Robert Loggia, Jennifer Edwards, Chris Lemmon, Fellcia Farr. Fotografia di Anthony Richmond. Produzione .americana a colori. Commedia. Cinema Romano di Torino. Com'è la vita? Agrodolce o addirittura aspra, ogni certezza è sempre in bilico, anche per chi possiede una bella villa sul mare a Malibu e ha una •tata», anzi un tato nero che gli prepara il pranzo. Va bene, chi è ricco gode di qualche soddisfazione supplementare rispetto agli altri: per questo è più facile prenderlo in giro e si può ridere quasi a cuor leggero delle sue disgrazie. Se poi il ricco in questione è un regista ■ di commedie sarcastiche e le disgrazie sono le sue, abbiamo Blake Edwards* Vi ricordate che per lui il : singhiozzo, Sob, è solo la si', già americana di Figli di , puttana, qui spende molti j sob, un po' alla rinfusa, un po' improvvisando, perchè | parla di esperienze sue, •Cosi I è la ,vita« é un film di famiglia, con la moglie Julie Ani drews, l'alter, ego Jack Lemj man e figli sparsi. Vi diceva• mo, pochi giorni fa, da Salso; maggiore: un grande superotto familiare, ironico e i disuguale. In America la cri: ttea ha preferito sottolineare ■ gli squilibri, noi salviamo il i divertimento: quando ci si ; batte il petto, i colpi possono 1 andare fuori misura. 1 jack Lemmon ha una grò- \ ifii J i±* tv: WlihjhJth | | ve malattia, l'età: compie SO anni. Tiene bene il successo nella professione di architetto (puoi anche leggere: regista), ma non sopporta le debolezze dell'età, forse la gotta, quel ricorrente dolorino; soprattutto gli secca d'aver fatto cilecca con una bellissima cliente. In cerca di rimedi va a confessarsi: Padre, ho commesso quasi adulterio. Come, quasi? s'informa il prete. Poi, lungo la strada, vede l'insegna di un'astrologo, che promette miracoli! nel tentativo di farsi curare, prende le piattole. Notate che la satira non va molto per il sottile, per fortuna si scopre che il prete è un vecchio compagno di scuola e trinca volentieri anche durante le prediche, oltre che confessarsi Lemmon può confidarsi. Ma le vere preoccupazioni, mascherate sotto l'edificante e melenso sorriso della buona moglie, sono di julie Andrews, che aspetta il risultato di certi esami istologici. Non temete, finirà bene per lei, la bella famiglia in villa tornerà serena; guanto a lui. si sa che dal sessantanni non si guarisce. Lemmon, per ricreare il tono della chiacchiera autobiografica, spesso recita a soggetto, senza vincoli; ma le cose migliori sono le più studiate, come la grande festa di compleanno sul mare. Julie Andrews, molto amata da una parte degli spettatori, mostra con che classe può invecchiare Mary Foppins. Il boccone più ghiotto tocca a Robert Loggia, prete beone. ■U31WJV' I 1 insediato in California come in una missione per ricchi. l'TRE AMIGOS! di John Landis con Chevy Chase, Steve Martin, Martin Short, Patri ce Martiner, Alfonso Arau. Fotografia di R.W. Browne. Canzoni di Randy Ncwraan. Produzione americana a colori. Comico. Cinema Olimpia 1 e Fiamma di Torino. Cinema Eden e Empire di Roma. Dopo il non speciale «Due spie come noi», Lundis ha pensato di tornare all'ordine, di fissare il demenziale in uno schema parodistico alla vecchia maniera. Il regista di •Blues Brothers» ha usato lo spuntodelcÈe^lóttiÉin^fa realtà, ma avendo soprat¬ tutto in mente le storie comiche hollywoodiane degli. Anni Quaranta, con una trovata, un prevedibile svolgimento, un eroe comico, un antagonista cattivo e simpatico, una bella ragazza, gli adatti spazi per i siparietti e la canzoni (del resto, anche i fratelli Marx facevano così), n risultato è molto piacevole, un pasticcio tenuto in forma dal copione, citazioni trasversali dal muto' agli Anni Quaranta (gli studi storici dove girarono gli eroi muti e la coppia Peck-Jones di «Duello al sole*, intermezzi surreali e musicali (eccel- ^^**musone .Blue Sbadows» cantata languidamente nella prateria con coretto di animali alla Disney). I «tre amigos» sono tre ridicoli Zorro del muto (l'azione si svolge nel 1916), raddrizzatortl sullo schermo, pasticcioni nella realtà. Quando sono cacciati dal produttore, accettano di esibirsi dietro lauto compenso nel villaggio messicano di Santo Poco: devono ripetere il solito numero, scacciare il cattino e la sua banda. Ma la credula ragazza che li ha chiamati, trepida spettatrice delle loro gesta in una proiezione di fortuna, è convinta che faranno sul serio, ne sono convinti anche i campesinos, stanchi di subire angherie... E allora? Possono tre buffoneschi amigos trasformarsi in anticipo nei •magnifici sette», senza smettere di far ridere? Lo vedrete da voi stessi, seguendo l'ottimo terzetto Chase-Marfin-Sftorf all'inseguimento del bandito Arau, che ha rapito la bella ragazza credula e s'accinge all'orgia, «Conosci i preliminari amorosi» chiede pietosa una delle donne del campo alla ragazza. •Ne», risponde l'ingenua. «Neanche lui», è la rassicurante informazione. Tra sgargianti sussulti da vecchio technicolor, anche le pause di stanchezza sembrano studiate secondo i modelli e si segnala un comprimario surrealista, un cespuglio canterino costretto a urlar canzonette tutto il giorno, nel deserto. Stefano Reggiani Jack Lemmon e Julie Andrews protagonisti di «Così è la vita

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