In Calabria le aziende sabotate dalla mafia di Guido Rampoldi
In Calabria le aziende sabotale dalla mafia Gli imprenditori presi di mira dalla 'ndrangheta minacciano di chiudere In Calabria le aziende sabotale dalla mafia Attentati a ripetizione nelle serre modello della holding olandese Van Zanten - Tutti sanno chi sono i criminali, ma nessuno parla - I conflitti tra bande rivali e i costi delle latitanze si scaricano sulle imprese DAL NOSTRO INVIATO MONASTERACE — Coltivare crisantemi nella regione italiana con la più alta ^rcentuale di morti. am-J mazzatl può essere conside- [ rato!iuW'Wvio adegdaHi- af ,1 mercato, e una concessione al grottesco. Ma nelle serre calabresi della holding olandese Van Zanten i crisantemi crescono da vent'anni, da molto prima cioè che in queste province si cominciasse a uccidere al ritmo di un assassinato ogni due giorni. Si chiamano «remember», «rendez vous», «dark cappa», 180 varietà di piante che un computer protegge da sbalzi di temperatura e da eccessi di umidità, ma non dal colpi di pistola che adesso potrebbero determinare lo smantellamento della più grande azienda agricola della costa jonica. Stucchi e vernice non sono riusciti a cancellare, nell'ufficio della Van Zanten, le schegge della pallottola che si è schiacciata sulla parete, là, proprio sopra la testa di Jacob Oeugjes, rimasto a dirìgere l'impresa dopo la pre¬ cipitosa fuga dell'amministratore, piuttosto scosso dagli sparì di due mesi fa. Una settantina di colpi, alle 10 di f un sabato ser£,ne| vetri della palazzina che' vanno ih' pez-' ' m,'HiiV ' )ptei^t'tliè^clié ' Sfiora; l'impiegato alla telescrivente, 11 Tir crivellato. I quattro autori del tiro al bersaglio, durato più di un minuto, sono ancora sconosciuti al carabinieri, ma certamente noti, Oeugjes è sicuro, alla gente del paese, 'parecchi devono sapere, nessuno parla». L'azienda è rimasta chiusa per un giorno, In Olanda si preparavano a smobilitare, poi le invocazioni di amministratori locali, sindacati e prefetto hanno indotto un ripensamento, e 1 220 operai, tutti italiani, sono tornati a lavorare. Ma nuovi colpi di pistola potrebbero mandare in pezzi questa tregua precaria, Non c'è bisogno di interpellare Aldo Falsea, procuratore generale di Reggio Calabria e primo magistrato della regione, per capire che in Calabria «la situazione è molto grave». Basta leggere i giornali locali, dove si inseguono facce di assassinati, più raramente di arrestati, e cronache, di delitti che rimandano ad altri delitti, a ritroso 'negli ultimi anni;' Neli'espìodere di rivalga ' e4 conflitti che segnalano' la fine del vecchio notabilato mafioso, 1 costi di arsenali e latitanze vengono scaricati sulle aziende, attraverso il sistema della 1 tangente. L'Imprenditoria sana, concorda Falsea, rischia la decapitazione. In questo disordine armato s'affaccia sulla scena una criminalità stracciona, pronta a sparare alla minima avversità, anche quando la posta è mediocre. Per esempio i guai della Van Zanten. Sarebbero cominciati quando l'azienda ha deciso di assumere altri 50 operai, destinati alla nuova serra computerizzata. Oli olandesi sono ricorsi al Comune di Monasterace, perché formulasse l'elenco delle persone da assumere. Ma a Monasterace gli uffici di collocamento sono due, e uno è retto dal capo dell'opposizione alla giunta di sinistra attualmente In carica. Il quale si è seccato parecchio, e con lui i suoi amici, quando la Van Zanten ha assunto 1 candidati della li£tauTòrtrlfear'daÌl'arri^is^ra^'oWe,;'(A#'afton" coincideva con &'suà."v** ' ' Mentre il computer socchiude 1 vetri della serra, perché le piantine non soffrano il caldo, Jacob Oeugjes racconta il seguito di quella storia «di malcontento gelosie e fame». Prima gli spari, poi il maldestro tentativo di far saltare in aria la caldaia da 3 milioni di chilocalorie, evento che avrebbe omportato la fine della piantagione. Quella notte, in contemporanea, vennero segati dieci alberi nel giardino di un assessore socialista. Ci fosse stato nella zona un vecchio rispettato capomafia si poteva tentare un accomodamento. E invece ecco questo gioco senza regole, tanto più p3ricoloso quanto stupido. 'Capirei se dopo le intimidazioni ci avessero detto: dovete fare questo e quello. E invece nulla, silenzio totale». Cosi mai stagione fu precaria come questa, per i crisantemi calabresi della Van Zanten, i quali oggi godono di un sole amico; 400 watt per metro' lquadrató"'netìa traduzióne; 3déT';éénsbrKiU«,£cco, cort-'un sole cb's¥,"ctò 'è la ragione! per la quale siamo venuti in Calabria, davvero non capisco perché voi italiani non riusciate a produrre fiori a prezzi più bassi di quelli che coltiviamo in Olanda, con la luce artificiale». Se il signor Oeugjes si guardasse qua intorno forse troverebbe la risposta. C'è un rudere che doveva essere un mercato coperto: è costato alle casse di un ente pubblico calabrese 300 milioni, forse un po' troppi rispetto al risultato. C'è un'azienda agricola che ha dovuto chiudere . perché Impiegava 11 doppio degli operai necessari, un pedaggio pagato al potentati locali, quelli legali e quelli Illegali. E volendo restare nei paraggi c'è una costa dove la Magna Grecia è in saldo, marmi bronzi e crateri svenduti dai tombaroli perché le sovraintendenze non pagano. Un sub, raccontano, aveva trovato una bella tazza greca, dipinta con grazia, e la consegnò alla sovraintendenza. Ottenne 7500 'hrè,!'df compenso. - Allora 1 scrt3seunaletterina:-gentlle sovrintè"n'denté,' no un 'figlio di 5 anni. Sono stato alla Upim a comprargli una tazza e ho speso proprio 7500 lire. Le chiedo: una tazza dell'Upim e una tazza greca sottratta al mare hanno lo stesso valore? Ristabilire 1 valori di mercato sembra essere anche un problema per l'economia calabrese, dove il sistema impazzito del racket delle clientele sconsiglia l'accesso a nuovi imprenditori e deprime le aziende sane, dove stanno venendo meno anche le regole tacite che garantivano il quieto vivere: 'Bene o male — racconta Oeugjes — ogni famiglia della zona ha un componente che lavora da noi. Abbiamo sempre pensato che questa fosse la nostra assicurazione. Se lo è stata, adesso non lo è più». Guido Rampoldi
Persone citate: Aldo Falsea, Jacob Oeugjes
Luoghi citati: Calabria, Comune Di Monasterace, Grecia, Monasterace, Olanda, Reggio Calabria
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