Ma l'assessore non era un eroe

Ma l'assessore Napoli, fu ucciso per vendetta Ma l'assessore Intascò la tangente ma non affidò i lavori : NAPOLI — .Basta, siamo stanchi di vivere in un paese strangolato dalla violenta. Prima la camorra, lei.1; min acciai au ora ci ammazza». Così, la matti''tiWi.'del dieci murena gli-' amministratori del comune di Arzano,: uno dei comuni-dormitorio dell'hinterland napoletano, protestarono dinanzi al prefetto Agatino Neri. Appena due giorni prima, in una tranquilla domenica primaverile, l'assessore socialista ai lavori pubblici Ciro Ce Biasio era stato ucciso dal costruttore Giuseppe Rocchlno. Un alcolizzato, si disse, affetto da manie di persecuzione: era convinto che l'assessore lo odiasse e non gli consentisse di lavorare. •L'assessore ha pagato con la vita la propria intransigenza*, fu lo slogan degli amministratori di Arzano, ma la magistratura ha stabilito 11 contrario. Ciro De Biasio fu ucciso perchè responsabile di uno «sgarro»: dopo avere incassato dal costruttore una tangente di cinque milióni, non mantenne la promessa di affidare lavori all'Impresa e di saldare un vecchio debito di trenta milioni Su órdine della procura della Repubblica di Napoli, 1 carabinieri hanno arrestato ieri un complice del defunto assessore: Mario Tarantino, 50 anni, bidello, consigliere socialista di un consorzio cimiteriale, primo dei non eletti nelle liste del psl alle ultime elezioni comunali. L'accusa nei suoi confronti è di concorso in concussione: secondo 11 magistrato, sarebbe l'intermediario nel le trattative intercorse tra Ciro De Biasio e Olu seppe Rocchlno. Ciro De Biasio fu ucciso la mattina dell'otto marzo. Era In compagnia del sindaco Francesco Vitagllano e di un altro assessore, Antonio Cuccurullo, quando fu affrontato nella piazza del paese dai costruttore armato di pistola. Giuseppe Rocchlno apri il fuoco senza dire una parola, poi fuggi con la sua auto, tra la folla terrorizzata. Con quattro colpi di pistola — fu la prima ipotesi degli inquirenti — Giuseppe Rocchino aveva voluto eliminare l'uomo che, nella sua mente sconvolta dall'alcool, riteneva un persecutore. L'omicidio gettò nel panico la giunta di Arzano: sindaco ed assessori si riunirono in d'urgenza e proclamarono due giorni di lutto cittadino, e minacciarono dimissioni. •il paese è sconvolto dalla violenza: e dalla ca- j morra. Ci sentiamo cStontemtnteycmtnàdoi&ti, ! 10 Stato ha il dovere di ripristinare l'ordine democratico. Se continua così, non ce la sentiamo di garantire un governo corretto del paese; protestarono gli amministratori. La notte tra domenica e lunedi, qualcuno tappezzò i muri di Arzano con manifesti inneggianti all'assassino. «Viva Rocchlno»: quella frase scritta con un pennarello rosso sconvolse ancora una volta 1 componenti della giunta, ma mise sul chi vive gli inquirenti, «c/zi mai può essere tanto passo da celebrare il gesto di un omicida, e perchè?», si chiese un ufficiale del carabinieri deciso a vederci chiaro. Cosi, mentre sindaco e giunta erano nell'ufficio del prefetto di Napoli per chiedere una presenza più massiccia delle forze dell'ordine, i cassetti della scrivania dell'assessore De Biasio furono svuotati dagli uomini in divisa. Agli inquirenti sono occorse settimane per esaminare tutti 1 documenti riguardanti gli appalti concessi negli ultimi anni. 11 sospetto che dietro l'agguato si nascondesse un giro di tangenti trovò conferma dopo l'arresto di Giuseppe Rocchlno, che si presento In caserma il 20 marzo. Convinto dall'intermediario Mario Tarantino, il costruttore aveva consegnato 1 cinque milioni all'assessore alla fine di maggio dell'anno scorso. Dopo quasi un anno, però, l'impresa, che attraversava gravi difficolta , economiche, non era riuscita a strappare un solo appalto. Non basta: il 'Comune non aveva neanche saldato a Rocchlno un vecchio debito di trenta milioni. Mentre l'inchiesta giudiziaria prosegue, ad Arzano ricordano un episodio all'epoca inspiegabile: dopo la morte di Ciro Da Biasio, U candidato numero uno alla carica di assessore ai lavori pubblici fu proprio Mario Tarantino, primo del ! non eletti nelle ultime elezioni amministrative. Ma quando il partito gli offri la carica, il bidello preferì rifiutare. Un atto di modestia e di doveroso rispetto verso il morto, si disse in paese. Fulvio Miloue

Luoghi citati: Arzano, Napoli