Eroina a Wall Street di Ennio Caretto

Eroina a Wall Street Arrestati per corruzione 17 agenti di Borsa Eroina a Wall Street DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Un nuovo, clamoroso scandalo ha sconvolto Wall Street, il tempio della finanza Usa sul quale veglia benigna la Statua della Libertà, nella baia di Manhattan: il procuratore Rudolph Giuliani, lltaloamericano che ha indossato quel manto di nemico della mafia che fu già del famoso detective Petrosino, ha fatto arrestare 17 agenti di Borsa — uno è comproprietario di urta notissima agenzia — per spaccio e uso di droga «come strumento della loro attività». I l'i si servivano della cocaina e dell'eroina non soltanto per la compravendita di titoli azionari difficili a ottenersi, ma anche per carpire illecitamente informazioni sulle imminenti fusioni tra società — il cosiddetto inside trading — e specularci sopra. Sembra che questo traffico di droga fosse talmente intenso che gli incriminati si servivano di ignari fattorini per le consegne, effettuate direttamente nel palazzo della Borsa o negli uffici delle agenzie di cambio. LFbi, te polizia federale, e il commissariato di Manhattan Sud hanno fatto la atata dopo che Giuliani aveva convocato le telecamere e i microfoni, in pieno giorno, tra lo sbalordimento della folla di Wall Street, al termine di indagini di due anni. Nell'SS il magistrato aveva scoperto che •Cosa Nostra» riforniva di cocaina e di eroina numerosi finanzieri tramite un suo 'Capitano», il mafioso Josepti Fama, che oggi sconta vent'anni di carcere, e un suo 'Corriere», Teresa Masi, una bellissima donna già dipendente di un'agenzia di Borsa. Il Procuratore ha costretto a collaborare cinque dei più noti agenti dì Wall Street, tutti tossicomani, ciascuno dei quali aveva versato a Fama tra SO mila e 100 mila dollari (65-130 milioni di lire) per procurarsi la droga. Non li ha però fatti arrestare insieme con i diciassette perché, ha spiegato, se ne servirono «esclusivamente per soddi¬ sfare il proprio vizio», e non per trafficare in azioni e svolgere inside trading. Il boss dei 17 è Wayne Robbins, 32 anni, di Long Island presso New York, uno dei 'giovani leoni» della finanza di Manhattan, la cui agenzia ha accumulato in pochi anni un capitale enorme: Giuliani ha ordinato la confisca di metà del suo patrimonio personale e di metà di quello sociale «in quanto provenienti da attività illegali». Wall Street è rimasta traumatizzata. Robbins è l'ultimo — per adesso — di una serie di finanzieri d'assalto che sono incorsi nel rigori della legge. Per una coincidenza, proprio ieri, mentre Robbins entrava in carcere, si è aperto il processo contro altri agenti di borsa incriminati per truffa, appropriazione indebito e vari reati. Negli ultimi mesi sono già stati condannati a pene detentive o multe strepitose alcuni dei massimi protagonisti delle vicende dette Borsa. Ennio Caretto

Persone citate: Giuliani, Robbins, Rudolph Giuliani, Teresa Masi, Wayne Robbins

Luoghi citati: Fama, Manhattan, Washington