L'Europa smarrita di Barbara Spinelli

L'Europa smarrita Difficile conciliare disarmo e sicurezza L'Europa smarrita Davvero non è facile capire quel che pensano i governi europei delle opzioni zero proposte da Gorbaciov. In cuor loro temono l'eliminazione delle atomiche americane installate sul proprio territorio — e lo spavento aumenta, da quando i Grandi parlano di abolire quasi tutti i missili, a medio e breve raggio — ma nessuno osa dire a voce alta quel che sostiene privatamente. In cuor loro vorrebbero combinare il bisogno di disarmo con l'esigenza di sicurezza, ma nessuno osa spiegare alle opinioni pubbliche il significato delle decisioni che l'Europa è chiamata a prendere. Questo aiuta a capire la grande confusione che ha regnato giovedì a Bruxelles, durante l'incontro fra Shultz e gli alleati. Incontro che si è concluso assai miseramente, perché gli europei non sono riusciti a trasmettere un messaggio chiaro, e innanzitutto univoco, al segretario di Stato. In linea di principio tutti sono allarmati dalla prospettiva di un'Europa denuclearizzata, giacché in tal caso la superiorità convenzionale sovietica diverrebbe evidente, e neutralizzabile solo dalle armi strategiche Usa, dunque da uno scontro diretto fra Washington e Mosca. Diretto, e per ciò stesso improbabile. Ma solo Londra è stata un po' esplicita, e ha chiesto una pausa di riflessione più lunga di quella concessa da Shultz. Parigi è della stessa opinione, ma afferma che il negoziato non la concerne. Bonn ha timori analoghi ma ipocritamente auspica intese immediate. E Andreotti consiglia meno remore, più ottimismo: secondo lui non c'è pericolo che Washington molli gli Barbara Spinelli (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: Andreotti, Gorbaciov, Shultz

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Londra, Mosca, Parigi, Usa, Washington