Rogo, salvo Antonioni di Cesare Martinetti

Rogo, salvo Antonioni Fuoco in casa Vitti a Roma, il regista rischia la vita Rogo, salvo Antonioni ROMA — Un botto fortissimo e subito una nuvola di fumo nero. Poi le fiamme, alte fino a bruciacchiare 1 rami del grande pino che sta in cortile, le urla della gente, le grida dal piano di sopra dove Michelangelo Antonioni, malato, con la moglie Enrica Fico e l'infermiera, per lunghi minuti si è sentito intrappolato dal fuoco e dal fumo. «Ed ecco quello che rimane del guardaroba di Monica Vitti», dice Gennaro, il portiere, indicando una montagna di stracci colorati, anneriti, bagnati, strappi di pellicce, cumuli di stoffe ammonticchiate dai pompieri In fondo al cortile. L'ex guardaroba di una diva. La signora Vitti non c'è, è a Torino dove recita nella «Strana coppia». Dal cancello di Ingresso del numerò 18 di via Vincenzo Tiberio, sulla bellissima collina Fleming che guarda Roma, si vede la sua casa, al quarto piano. Un balcone annerito, una porta-finestra sfondata dallo scoppio, uno stendi-bian- cheria, un barbecue capovolto, vasi tutt'intorno con monconi di piante, la cassetta dell'impianto d'allarme ripiegata su se stessa. Alle 15,45 un Incendio nella stanza guardaroba ha distrutto metà appartamento dell'attrice e reso pericolante quello del regista Antonioni, che sta al piano di sopra. Fiamme altissime, che hanno divorato la stanza dove due operai stavano cambiando la moquette. Pare che per scollarla più facilmente, 1 due abbiano versato una gran quantità, di solventi, acetone e Melina. I vapori di queste sostanze hanno trasformato l'ambiente chiuso (sei metri per cinque, con le pareti interamente ricoperte dagli armadi) in una camera di scoppio. E' stata una scintilla, forse un corto circuito negli Intrecci di cavi che portano la luce dentro gli armadi, a provocare l'esplosione. Il portiere Gennaro la ricorda •come una bomba». I vigili del fuoco sono arri¬ vati in pochi minuti. Ma l'autopompa non riusciva ad entrare nello stretto cancello di ingresso. Ranno allungato la scala fin dove si poteva. Di 11 hanno fatto partire il primo getto d'acqua, a parabola, per tentare di raggiungere la stanza da dove usciva un fumo nerissimo. I due operai che lavoravano nell'appartamento sono riusciti miracolosamente a scivolare fuori, illesi. Ma le scale erano avvolte dal fumo. Gli inquilini della casa erano sul balconi «e tutti urlavano di paura», hanno raccontato i testimoni. All'ultimo piano qualcuno ha tentato di salire sul tetto. Antonioni, aiutato dall'infermiera, ha raggiunto la terrazza sull'altro lato del palazzo, un elicottero della polizia si è avvicinato più volte per cercare di agganciare dal cielo chi non riusciva a scendere le scale. Ma U Cesare Martinetti (Continua a pagina 2 ' Minta colonna)

Persone citate: Antonioni, Enrica Fico, Fleming, Michelangelo Antonioni, Monica Vitti, Vitti

Luoghi citati: Roma, Torino