Quando Herrera sorpassò Liedholm

Quando Herrera sorpassò Liedholm Quando Herrera sorpassò Liedholm MILANO — Nils Liedholm non può dimenticare •quel» sorpasso storico dell'Inter sul Milan della stagione 1964-65 anche perchè coincise con i primi sintomi del male (epatite virale) che lo costrinse l'anno dopo ad abbandonare il club rossonero. I nerazzurri, a un certo punto indietro di 7 punti, rimontarono clamorosamente 1 cugini. E' lo stesso caso che si profila oggi, con l'Inter che-ha avuto fino a 7 lunghezze di svantaggio dai Napoli e ora, a quattro giornate dal termine, è dietro di soli due punti. Erano anni difficili quelli, per la società milanista, tanto per cambiare: la presidenza di Felice Riva era contestata ogni domenica dalle migliaia di operai che erano stati licenziati dalle sue aziende. •Anche quella situazione — afferma Liedholm — contribuì od innervosire il Milan nel momento in cui occorrevano in campo nervi saldi. Invece i tifosi finivano per prendersela con noi lanciando in campo oggetti d'ogni genere al grido: Riva, vattene!. Senza dimenticare che dovevamo fare i conti con l'Inter di Helenio Herrera, la squadra che avrebbe vinto due coppe dei campioni». Liedholm ricorda: 'Siamo stati in testa per 30 giornate, alla 19° avevamo 7 punti di vantaggio sui nerazzurri ma pian piano il nostro bottino si è andato sgretolando. Noi avevamo avuto qualche infortunio di troppo, avevamo un attacco formidabile con Mora, Lodettì, Alta/ini, Rivera e Amarildo senza dimenticare Benitez e Trapattonl: però finimmo per farci raggiungere e su¬ perare». •Se il campionato fosse stato di 30 giornate come ora, non ci sarebbero stati problemi, avremmo vinto lo scudetto: quelle quattro gare in più ci costarono il titolo. Ad ogni modo era una grande Inter..Jl Napoli? Vedremo come saprà mantenere la calma ir. questo frangente». Cediamo la parola al mago, Helenio Herrera: domenica ha assistito alla gara di Verona ed è rimasto impressionato dalla scarsa condizione fisica del Napoli: «La capolista mi è sembrata molto mal messa, in tutti i reparti; il centrocampo era addirittura invisibile per non dire di Maradona die sembrava uno qualunque.A questo punto penso che la sosta sarà accolta come una manna dal Napoli: potrebbe ridare tono alla squadra di Bianchi. Anche l'Inter però non ha motivo di scherzare con la Fiorentina.». Herrera ricorda i sorpassi «storici» sulla sua Inter: •Perdemmo uno scudetto nel 60-61, quando presidente della Federcalcio era Umberto Agnelli, per uno sgarbo della Caf che ci revocò una vittoria a tavolino ottenuta proprio contro la Juventus. Noi giocammo a Catania demoralizzati e perdemmo; poi, per ritorsione, nella ripetizione della gara di Torino mandammo in campo la formazione ragazzi con Sandro Mazzola... Ci vendicammo qualche anno dopo a spese del Milan: i rossoneri avevano 7 punti di vantaggio ma noi vincemmo il derby e poi tallonammo i •cugini» fino a metterli in crisi e a superarli». g. grand.

Luoghi citati: Catania, Milano, Napoli, Torino, Verona