Fondi neri e tangenti, Rajiv nella bufera

Fondi neri e tangenti, Rajiv nella bufera Il ministro della Difesa di Gandhi, che indagava, costretto alle dimissioni Fondi neri e tangenti, Rajiv nella bufera NOSTRO SERVIZIO NEW DELHI — Lo chiamavano •l'incorruttibile». In due anni e mezzo, per la gente era divenuto il custode della morale pubblica: incarnava l'immagine Integra e virtuosa che Rajiv Gandhi voleva dare al suo governo. Domenica scorsa, tutto è finito. Vishwanath Pratap Slngh, l'ex -rajah delle finanze», da poco, e improvvisamente, chiamato a guidare il ministero della Difesa, si è dimesso. Per contrastare la maggioranza parlamentare che lo accusava di essere troppo ambizioso, e per difendere la sua Immagine pubblica, per dare peso Insomma alla sua uscita di scena, l'ex, grande •tesoriere» dell'India ha annunciato che, pur restando fedele al partito di Gandhi, non accetterà più un posto nel governo. E fedele al suo stile, V. P. Slngh, 50 anni, solitario e discreto, ha rifiutato di rivelare le ragioni delle sue dimissioni. Sembra tuttavia che la rottura tra il capo del governo e colui che era considerato 11 suo miglior ministro sia stata provocata da un enorme affare di tangenti. Un agente Indiano avrebbe ricevuto una bustarella di oltre tre miliardi di lire, pari al 7 per cento dell'ammontare di un contratto d'armi tra l'india e un fornitore occidentale. La cifra, alquanto spropositata ha scatenato l'ira del ministro della Difesa. Per ora si sa poco. La stampa Indiana tuttavia accenna a un favoloso con¬ tratto per cannoni Bofors e a una vecchia commessa di sommergibili' tedeschi. Si specula egualmente sull'Identità dei beneficiari della •tangente». Ma per la prima volta dopo la sua elezione, nel dicembre '84, alcuni giornali di opposizione chiamano direttamente in causa il primo ministro. •Rajiv Gandhi o qualcuno a lui caro — vivo o morto — ha ricevuto la tangente», scrìve ad esempio VIndian Express. L'allusione a Indirà Gandhi è abbastanza chiara. U fatto più grave per il capo del governo è che questa chiamata in causa fa seguito a una serie di Insinuazioni che, per non essere mal state respinte con decisione, cominciano a scalfire pericolosamente la fama di probità del primo ministro. Per molti a New Delhi, da qualche mése, non c'è dubbio che 11 brutale spostamento di V. P. Slngh dalle Finanze alla Difesa sia legato alla coraggiosa crociata che egli conduceva con successo contro la grande corruzione e le frodi fiscali. H principe Rajput — V. P. Singh venne adottato, bambino, da un marajah e dispone di una consistente fortuna personale — aveva inaugurato una politica di raids fiscali che non risparmiava né 1 «tesorieri» del partito di Neliru-Gandhi, né i più alti funzionari né gli. amici personali del primo ministro. All'epoca del suo «trasferimento» si disse che questi ultimi, alleatisi con 1 grandi capi ani di in¬ dustria e. della finanza, terrorizzati dall'Inflessibile «Radhah», s'erano alleati per ottenere la sua testa. Infine la stampa ha rivelato, il mese scorso, che volendo perseguire gli evasori anche oltre confine, il 'rajah delle finanze» a"eva deciso di Ingaggiare una grande agenzia di detective americana per aprire un'Inchiesta sulla fortuna all'estero di alcuni grandi nomi indiani. Tra questi figurerebbe un certo Agitabh Bach chan, fratello di Amltabh Bachchan, star numero uno dei ricchissimi del cinema Hindi, deputato del «Congresso-Indira», confidente privilegiato di Rajiv Gandhi. Patrie e Claude Copyright «Le Monde» c per l'Italia «La Stampa»

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