Sulle tracce delle Br in città

Sulle tracce delle Br in città All'esame degli investigatori i collegamenti fra Torino e il nuovo terrorismo Sulle tracce delle Br in città Da oltre quattro anni non si registrano attentati, ma arrivano puntuali le rivendicazioni di omicidi e ferimenti compiuti altrove • I latitanti con radici piemontesi arrestati a Roma e in Spagna - Sotto controllo le aree di possibile «reclutamento» La telefonata al centralino de La Stampa, due settimane fa, alle 13 in punto: «Qui Unità comuniste combattenti. Abbiamo la°~'ato un documento sull'azione Giorgieri in un bar di via Mazzini». E poco dopo, nel locale, a 6ae isolati da Porta Nuova, viene trovato un ciclostilato, 14 pagine, con cui 1 terroristi rivendicano l'omicidio del generale assassinato a Roma. Quella voce è ora all'esame degli inquirenti: una lieve inflessione piemontese apre ipotesi di indagini Dicono i carabinieri del nucleo speciale, che per anni hanno operato a Torino con il gen. Dalla Chiesa: «Esistono ancora in città aree, anche se limitate, dove i terroristi possono trovare fiancheggiatori: I funzionari della Dlgos aggiungono: «Ipotesi, ma non abbiamo elementi per affermare che si stia lavorando per ricostituire la colonna torinese delle Br». Il dott. Laudi, magistrato che ha indagato sull'eversione, ammette: * Forse non siamo riusciti a scoprire tutti. Qualcuno può essere rimasto». Due latitanti — Quasi 600 le persone arrestate negli anni '80-82 a Torino e provincia nell'area dell'eversione. Circa 200 hanno ottenuto dall'8l ad oggi, per vari motivi, la libertà provvisoria. Due sono fuggiti: Raffaele De Blasl e Alfredo Davanzo. Il primo, 38 anni, appartenente a Prima linea, condannato a 18 anni, era stato arrestato cinque anni fa in un covo di corso Francia, a Collegno, assieme a Sonia Benedetti e Loredana Btancamano. Davanzo, 30 anni, aderì alle Br quando queste erano già in disfatta. E' stato condannato a 24 anni. Dalla latitanza ha scritto al suo legale, l'aw. Perla, per dire che è fuggito per «il rigorismo eccessivo» addottato dalla. magistratura contro chi non si è dissociato. Venivano da Torino — Ci sono, però, alcuni personaggi che legano la nostra città alle ultime vicende di terrorismo. Stefano Vannicelli, 27 anni, bibliotecario presso l'Istituto Giuridico della facoltà di Giurisprudenza a Palazzo Nuovo, fu arrestato 11 2 novembre scorso in un appartamento di Mirafiori. Gli si contestano fatti commessi anni fa, quando era ancora a Roma. La sua vita politica a Torino, dove si era trasferito da un anno, è definita dagli inquirenti «intensa»: frequentava gli ambienti dell'Ocl (Organizzazione comunista internazionale), partecipando alle manifestazioni di piazza. C'è poi Geraldine «Gerry» Colottl, 31 anni, la brigatista ferita a gennaio nella spara- £ torta al cinema Espero, sulla via Nomentana, a Roma. Ligure di nascita, la Colottl ha trascorso parecchi anni a Torino, frequentando i corsi di pedagogia a Magistero. Anni di latitanza — Forse la sua conversione al terrorismo è avvenuta — dicono gli inquirenti — dopo l'incontro con Francesco Tolino. 36 anni, originario di Avellino, residente a Torino, ex operaio della Sit-Slemens di Le ini, da anni in clandestinità. La sua carriera comincia negli Anni 70: ha contatti con gli anarchici del gruppo di Ventura, poi con i .rivoluzionari-anarchici», infine con i comontisti. E' arrestato due volte: nel "74, durante le indagini successive alla scoperta del covo-arsenale di via Bardonecchia 95; e nel '78, a Cuneo, in compagnia di una ragazza francese, con abbondante documentazione sulle Br. Viene assolto e scompare. La ragazza e Clara Piacenti, 31 anni, algerina di nascita: è stata arrestata tre giorni fa a Barcellona in compagnia di un altro terrorista torinese, Fabrizio Burtet, 25 anni. Entrato giovanissimo nelle file delle Br, Burtet viene arrestato la prima volta nell'81 per avere affittato il «covo» di via Lancia 12. In libertà provvisoria, è di nuovo bloccato due anni dopo, a Genova, mentre sta per Ballre su un traghetto diretto a Barcellona: con lui due esponenti dell'Età ed una fiancheggiatrlce di Action Direct*. E' condannato a un anno e mezzo nel maxi processo contro Prima linea, ma torna libero due anni fa. Si rifugia in Spagna, dove si sospetta mantenesse contatti fra Br e terroristi spagnoli. Martedì scorso viene catturato subito dopo un attentato. Per fuggire tenta persino di uccidere un agente. Aree di reclutamento — Ma le nuove Br potrebbero ancora fare adepti a Torino? Dicono gli inquirenti: «In citta ci sono gruppi che operano in piena legalità: legati alla estrema sinistra classica, altri di più marcata impostazione ecologica Tutti rifiutano la violenza; ma qualcuno, poche frange isolate, l'accetta quando è contro le cose: Lo provano 1 fatti di Trino. «Possono contare, nella nostra città, su un centinaio di attivisti e 200 simpatUteanti: Tutti, però, concordano: «Non c'è alcun elementi che provi un collegamewto fra questi gruppi e il terrorismo». Digos e sezione anticrimine dei carabinieri, comunque, li tengono d'occh'o per individuare «ipotet'r-he aree di reclutamento». Angelo. Conti Elio Mascarino Geraldine «Gtirryi) Coloni e Francesco Tolino durante il processo celebrato a Cuneo nel '78