L'Istat: ecco chi guadagna di più

L'Istqt: ecco chi guadagna di più Contratti migliori a universitari, giudici, impiegati Enel e acquedotto L'Istqt: ecco chi guadagna di più ROMA — Professori universitari, magistrati e dipendenti delle Industrie operanti nei settori elettrice e dell' acqua sono le uniche categorie che, nel corso del 1986, hanno visto aumentare in modo sensibile 1 propri stipendi: rispetto ad un tasso d'inflazione del 4,3 per cento, le loro retribuzioni sono cresciute tutte da un minimo dell'undici a un massimo del 13,9 per cento. Insegnanti, dipendenti dei servizi sanitari pubblici e delle regioni e occupati nelle industrie petrolifere hanno visto invece assottigliarsi, e in maniera sensibile, le buste-paga: nessuna di queste categorie ha ottenuto aumenti retributivi superiori al tre per cento. I dati sono ricavati dalle statistiche definitive (la fonte è l'Istat) sulle retribuzioni | contrattuali orarie di operai e impiegati nel 1986 Aprono la classifica delle categorie «privilegiate» i professori universttari (1 loro stipendi, nel 1886, sono cresciuti del 13,9 per cento). Li seguono, nell'ordine, 1 dipendenti delle aziende operanti nell'industria dell'acqua (13,6), 1 magistrati (12,8) e i dipendenti delle industrie elettriche (11 per cento). Vengono quindi i lavoratori che hanno registrato un aumento di stipendio pari, almeno, al doppio del tasso d'inflazione (4,3 per cento), ma sotto il 10 per cento: giornalisti (9,7), dipendenti delle industrie della gomma e delle materie plastiche (9,2) Fra il 4,3 e l'8.6 si collocano 1 lavoratori del settori alber ghiera (+8,1), commercio t pubblici esercizi (8), Ferrovie dello Stato (7,5), industrie grafiche (6,6) e i militari (0,5), Hanno invece perso potere d'acquisto le retribuzioni dei dipendenti: autotrasporti (3,8), industrie saccarifera e conciaria (3,6), industria cantieristica (3.5), poste e telegrafi (3,4), industria siderurgica (3,4), telefoni di Stato (3,3), province e comuni (3,1),

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