Italia, 127 colpiti da Aids in 3 mesi

Italia, 127 colpiti da Aids in 3 mesi Ai r Rapporto al ministro delia Sanità ì Italia, 127 colpiti da Aids in 3 mesi Commissione Nazionale: preparate nuovi letti ROMA — Fino ad oggi in Italia l'Aids ha colpito 652 persone. Nei primi tre mesi di quest'anno 127 italiani sono stati colpiti dall'Aids. Fino ad oggi nel nostro Paese 1 casi sono 652 che però diventeranno circa 1600 entro quest'anno, per raddoppiare entro l'anno prossimo. A fine '88 il numero dei colpiti — esclusi coloro che nel frattempo saranno deceduti — dovrebbe essere di circa 1900. Sulla base di questo aggiornamento, comunicato ieri, la Commissione Nazionale per la Lotta all'Aids ha proposto al ministro della Sanità di predisporre nel centri di ricovero riservati a questi malati 300 posti letto in più per il 1887 e 500 nel 1988. Il parametro cui le Regioni dovranno attenersi nel predisporre le strutture di ricovero è di 11 posti letto ogni 100.000 abitanti. Nel documento che la Commissione ha elaborato al termine della riunione settimanale di ieri si propone inoltre di rendere obbligatorio l'esame anti Aids su tutti i campioni sangue donato, in modo da escludere qualsiasi rischio nelle trasfusioni. Fino ad oggi questo controllo era stato soltanto raccomandato» dal ministero della Sanità. La Commissione ha quindi voluto precisare la sua posizione in merito all'interruzione di gravidanza delle donne sieropositive, in merito alle quali negli ultimi giorni si sono verificati alcuni malintesi Dopo aver ricordato che per le donne sieropositive la probabilità di dare alla luce un figlio malato di Aids si aggira sul 30 per cento, la Commissione ha precisato: «Nei testo approvato dalla Commissione il 26 marzo scorso non esistono affermazioni che invitino le donne sieropositive a considerare l'interruzione volontaria della gravidanza. Il documento approvato specifica che l'interruzione della gravidanza non può essere adottata in modo indiscriminato sul piano clinico: Intanto da Crotone arriva un segno inquietante di una psicosi che continua a turbare la vita di molta gente. I genitori del bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell'ospedale «San Giovanni di Dio» della città hanno inscenato una protesta contro la presenza, nello stesso reparto, di un bambino di 4 mesi risultato positivo al test anti-Aids. Il piccolo, figlio di genitori entrambi tossicodipendenti, era ricoverato perché nel giorni scorsi l'oapedale aveva accolto la madre, che aveva riportato la frattura della colonna vertebrale in una caduta. Ieri il bambino è stato trasferito in un locale appartato, n primario del reparto ha spiegato che il trasferimento non era stato provocato dalle proteste del genitori degli altri bambini ricoverati ma piuttosto dalla necessità di evitare che il piccolo, proprio a causa della sua Irnmunodepressioiie, potesse contrarre altre malattie. b.gh.

Luoghi citati: Crotone, Italia, Roma