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Vuoi un lavoro nero? Paga A Salerno emessi 14 ordini di cattura per associazione a delinquere e corruzione Vuoi un lavoro nero? Paga L'assistente capo dell'ufficio stranieri della Questura istruiva false pratiche - Fermati per controlli e poi rilasciati 200 marocchini - Erano costretti a versare la tangente anche per il permesso di soggiorno SALERNO — MUlisand G.: provenienza Etiopia; anni: 24; lavoro: è impegnata tutta la giornata presso una famiglia. Retribuzione in nero. Un caso come tanti. MUlisand G. per rimanere a Salerno città in cui è da due mesi, è stata costretta a versare una tangente di oltre 500 mila lire. E' stato scoperto il racket del lavoro clandestino. Una organizzazione criminale composta da 11 Immigrati marocchini, uno algerino e due italiani, tra cui un dipendente dell'Ufficio stranieri della questura, che per diversi mesi hanno reclutato 1 «coloured» ancora privi del permesso di soggiorno, garantendogli, dietro'il pagamento di una sostanziosa somma di denaro, il rilascio Immediato del documento. Centinaia di persone di colore, un sottobosco di emarginati e di sfruttati, obbligati da connazionali a comprarsi il diritto a lavorare per poche lire. La Procura della Repubblica di Salerno ha emesso 14 ordini di cattura per associazione per delinquere e corruzione: uno a carico di Mohamed Belkhadri, 29 anni, di nazionalità marocchina, ritenuto 11 capo indiscusso dell'organizzazione. L'uomo si avvaleva dell'aiuto di altri dieci concittadini per attingere dal numeroso esercito di disoccupati di colore, ancora senza autorizzazione per rimanere in Italia.. Diretto collaboratore di Belkhadri, Michele Camera, 57 anni, assistente capo dell'Ufficio stranieri della questura. L'impiegato aveva ti compito di istruire la prati¬ ca, servendosi di timbri falsificati, senza far comparire circostanze che avrebbero potuto provocare il diniego del permesso. Intermediario per la trattativa tra la schiera del «coloured» e i capi dell'organizzazione, un altro italiano Igino Giudice, di 57 anni. L'indagine è scattata in seguito ad un aumento notevolissimo di domande pervenuto in questura per ottenere il permesso di soggiorno. Le istanze dovevano essere presentate entro 11 27 aprile prossimo, data di scadenza della nuova legge sull'immigrazione. Molte di queste addirittura erano giunte dalle più remote re¬ gioni. Alcuni membri dell'organizzazione, che aveva il suo quartier generale 'nel pressi della questura, in una piazza prospiciente il lungomare, reclutavano 1 concittadini di passaggio che dovevano svolgere pratiche negli uffici del Comune o della polizia. Altri componenti Invece contattavano il «cliente» da poco sbarcato in Italia in altre città se non addirittura direttamente nella nazione di origine. Belkhadri non appena concluso l'affare rilasciava un biglietto di presentazione che l'adescato aveva il compito di consegnare all'impiegato della questura. Non appena il «coloured» aveva ottenuto 11 contatto e sottoscritto l'accordo, veniva pedinato dagli altri uomini del racket: dovevano controllare che il «povero Bagman» non si allontanasse senza aver prima sborsato la somma pattuita per 11 favore: oltre 500 mila lire. Dopo minuziose indagini i dirigenti della squadra mobile hanno individuato 1 diversi anelli di congiunzione del traffico del permessi, effettuando una maxi retata che ha portato negli uffici dei funzionari di polizia oltre 200 persone tra marocchini, algerini ed etiopi. •! nord-africani in provincia di Salerno sono circa 6 mila — spiegano i dirigenti dell'Ufficio emigrazione-immigrazione del Comune — di questi attualmente solo 759 hanno ottenuto il permesso di soggiorno. Molti rimangono nelle mani dei "caporali" che sfruttano broccia nere nei campi per poche migliaia di lire (mediamente dalle 6 alle 9 mila lire al giorno per nove ore di lavoro). Altri, i più fortunati, hanno trovato impiego presso famiglie e sono stipendiati a 5-700 mila lire mensili oppure si accontentano del lavoro di ambulati ti. Per lo meno — concludono — restano liberi'. Cristina Orsini

Persone citate: Cristina Orsini, Igino Giudice, Michele Camera

Luoghi citati: Etiopia, Italia, Salerno