«Il lupo è buono, salviamolo»
«Il lupo è buono, salviamolo» «Il lupo è buono, salviamolo» Una lettera-denuncia dei bambini abruzzesi dopo le recenti uccisioni - Hanno venduto libri e giocattoli per adottare un cucciolo OPENA (L'Aquila! — Un delfino ucciso con tre colpi di carabina a poche decine di metti dalla costa di Giulianova, otto lupi ammazzati negli ultimi quattro mesi in Abruzzo. Contro questa violenza, hanno reagito le associazioni protezionistiche. L'indignazione è generale, ina dal coro di proteste, emerge una voce significativa: è quella del bambini di Ofena, un piccolo centro alle falde del Gran Sasso. Difendono un animale mite e allegro come U delfino e difendono con la stessa determinazione il lupo, un animale da tutti considerato cattivo e sanguinario. I ragazzini delle elementari hanno preso carta e penna ed hanno scritto una lettera-denuncia alle «autorità competenti». L'appello è categorico: 'Bisogna smetterla con l'uccisione degli animali deve finire la caccia al lupo, i bracconieri debbono essere puniti con sanzioni pesanti ed i controlli vanno intensificati»: E per dare un segno tangibile del loro amore per questo animale. 1 bambini si sono autotassati vendendo giocattoli libri usati e raccogliendo la carta straccia. Con il rica¬ vato è stato adottato un lupacchiotto del Parco Nazionale d'Abruzzo. ili lupo e buono, cattici sono invece gli uomini che lo ammassano», dice con convinzione Armando Pasquantonio, che frequenta la prima elementare. «£' uno sterminio assurdo», aggiunge Maria Cristina Bultrini l'insegnante che ha avviato nelle scuole di Ofena una importante ricerca sul lupo, utilizzando materiale scientifico, testimonianze di vecchi pastori e di studiosi che hanno tenuto un ciclo di lezioni. H cruccio maggiore, per 1 ragazzini di Ofena, è che andando avanti con questo ritmo di eliminazioni si possa giungere all'estinzione di questo animale. «IVon vogliamo che i nostri figli sappiano dell'esistenza del lupo attraverso le foto, i musei e le favole che ingiustamente lo descrivono come nocivo e mangiabambini», afferma con grande calore Franca Turchetti, alunna della quarta elementare. In effetti U rischio dell'estinzione non è poi cosi Improbabile. Secondo dati forniti dal dottor Giorgio Boscagli, segretario del gruppo Lupo Italia, sulle montagne italiane non ci sono più di 200-250 esemplari. Li scorso anno sono stati abbattuti 15 lupi. In Abruzzo, in base a recenti rilevamenti ci sono una quarantina di lupi In queBtà regione esiste la più ampia area faunistica e nel Parco Nazionale c'è l'unico contingente italiano di lupi appenninici puri in cattività I responsabili del parco sono impegnati in una difficile opera di sensibilizzazione. «Stiamo cercando di rivalutare il lupo — dice il dottor Boscagli —, bisogna smetterla di considerarlo un animale nocivo». Questi problemi saranno al centro del convegno che si terrà nel prossimo mese di maggio a Ci vitella Alf edena, in provincia di L'Aquila, dove esiste l'unico museo d'Europa .dedicato al lupo appenninico. Un'altra tappa importante per rivalutare 11 lupo, mentre a Ofena si tirano le prime somme dell'azione di sensibilizzazione. «/ risultati del nostro lavoro — sostiene Marie, Cristina Bui trini — sono soddisfacenti, perché slamo riusciti a smitizzare nella nòstra realtà la vecchia immagine del lupo cattivo». Domenico Lo gozzo
Persone citate: Armando Pasquantonio, Boscagli, Cristina Bui, Franca Turchetti, Giorgio Boscagli, Maria Cristina Bultrini
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