Il vino italiano riconquista l'Europa

Il vino italiano riconquista l'Europa Segnali positivi al «Vinitaly» di Verona dopo i più di 1200 miliardi persi Tanno scorso Il vino italiano riconquista l'Europa DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Dopo U 1986 passato «In trincea» a tentare di difendere mercati e immagine del vino Italiano, molte aziende sono arrivate al «Vinitaly '87» con la voglia di contrattaccare. La grande vetrina veronese, apertasi da ieri, fino a lunedi 13, è zeppa di stand. Oltre 1700 tra cantine, consorzi. Camere di commercio, espongono I frutti del «vigneto Italia». A «suonare la carica» sono soprattutto 1 nomi di prestigio dell'enologia nazionale. Il metanolo, parola tabù, che molti a Verona non vorrebbero neppure più sentir pronunciare, ha di fatto, allontanato dal mercato molte delle etichette sospette, aprendo spazi nuovi ai vini di qualità. •Abbiamo venduto almeno II 10 per cento in più — conferma Livio Pighin, contitolare con il fratello di - una delle più grandi aziende viti¬ vinicole del Friuli (180 ettari, un milione di bottiglie) — anc. e all'estero, passato il momento di confusione siamo in ripresa grazie ad un'attività promozionale porta a porta agli indirizzi giusti. Un esempio: i nostri vini ora vengono serviti anche sugli aerei di linea della Lufthansa». Anche il Consorzio deUo Spumante classico (raggruppa 17 etichette di case produttrici con il metodo classi co-champenolse) è riuscito a portare in cielo le bottiglie italiane: «Serviamo la danese KLM e saremo presenti anche sull'Orient Express e sulle navi da crociera della Costa» dice Anna Pesentl, direttrice del consorzio, ricordando come lo Spumante Italiano di qualità si sia, con una politica dei piccoli passi, affrancato dalla sudditanza psicologica dello Champagne. Lamberto Vallarino Gan eia, laurea in enologia all'università californiana di Davis, giovane direttore commerciale dell'azienda canellese, conferma che l'Intero settore degli spumanti è in crescita: »H nostro fatturato è salito di un buon 10 per cento (54 miliardi nell'86) soprattutto grazie alla domanda interna». I problemi restano molti, ma che tiri un'aria diversa dopo la bufera dell'anno scorso lo ha detto anche il ministro dell'Agricoltura Pandolfi, Intervenendo al convegno d'apertura deUe donne Imprenditrici. Pandolfi ha annunciato come imminente l'abolizione del certificato obbligatorio antimetilico per l'esportazione: «X nostri partner commerciali europèi e mondiali sono d'accordo nel riconoscere finita l'emergenza metanolo». E' un segnale positivo che non fa però dimenticare agli operatori presenti a Verona 1 ritardi nella campagna di rilancio del vino Italiano decisa ad agosto dal Parlamento. Gran parte dei 50 biliardi già stanziati, non sono ancora stati spesi. Sabato al «Vinitaly» è attesa la relazione di Ferruccio Pisonl, presidente dell'Ente per la promozione vinicola, appositamente creato per gestire la campagna di educazione alimentare post-metanolo. SI sa soltanto che la tronche destinata al mercato italiano (25 miliardi) verrà divisa in tre progetti, uno del quali rivolto al giovani. Ma pare che non ci sia chiarezza sui messaggi Le cose sembrano andare un po' meglio all'Ice (Istituto commercio estero) che gestisce gU altri 25 miliardi destinati al principali mercati: Stati Uniti (9 miliardi), Germania (7), Inghilterra (3,5), Canada (1,5), Francia (1), eccetera. •Abbiamo ad esemplo ini¬ ziato una serie di spot televisivi sulle principali reti americane usando come testimonial alcuni noti e apprezzati giornalisti statunitensi» racconta Gabriele Gasparro, responsabile del settore vitivinicolo dell'Ice. I dati del 1986 delle vendite all'estero denunciano un calo preoccupante: dal 18 milioni di ettolitri dell'85 si è scesi a poco più di 11 milioni con una perdita In valore da 1600 a 1200 miliardi (-25 per cento), n settore del Doc e del vini di pregio ha però perso meno: -15 per cento rispetto al crollo del 50 per cento del vini sfusi. Ai ritardi dell'azione pubblica si contrappone l'attività vivace, spesso frenetica, degli operatori privati. Le iniziative promozionali non mancano certo di fantasia. La Cavlt (consorzio di cantine sociali trentine che vende ogni anno £8 milioni di bottiglie) sponsorizzerà la lirica italiana accompagnando In Egitto l'Aida dell'Arena di Verona con lo Spumante dalla speciale etichetta con geroglifici. L'Averna, proprietaria del marchio Llbecchlo, non ha perso l'occasione per rilanciare questo fresco vino siciliano utilizzando in etichetta U dipinto che Guttuso gli dedicò qualche anno fa. Una quarantina di amministrazioni comunali di tutta Italia si sono unite nell'associazione «Città del vino» In modo da predisporre un calendario unico di manifestazioni turistico-enologiche. •La nostra arma vincente è il turiamo inteso come cultura, territorio, arte, cucina — dichiara Carlo Salvador!, dell'associazione- Chianti classico, che raggruppa 125 aziende —, abbiamo la fot luna di operare in zone splendide. Il nostro slogan è cantine aperte ai visitatori». Sergio Mirav&Ue