A Parigi scomodo giallo algerino di Enrico Singer

A Parigi scomodo giallo algerino Assassinato un esponente dell'opposizione al presidènte Chadli Benjedid WMR —' ■ f ; .M ■ i 1 ' i . » . ''i. — ■ 1 . | | • • A Parigi scomodo giallo algerino Ali Mecili era portavoce del «Fronte delle forze socialiste» - Il leader del movimento accusa gli 007 del suo Paese - Algeri media per la Francia nelle crisi del Ciad e degli ostaggi in Libano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Ali Mecili, un esponente dell'opposizione algerina in esilio, è stato assassinato a Parigi. Un agguato in pieno Quartiere Latino, l'altra notte alle 22,30, compiuto da un solo killer con la freddezza e la tecnica dell'esecutore professionista: tre colpi alla testa sparati nell'androne di un palazzo, la fuga a piedi tra decine di testimoni 'che adesso ricordano soltanto il volto anonimo di un uomo sulla trentina. Ma per il leader del «Fronte delle forze socialiste», Hoctne Alt Ahmed, che di Mecili era amico e compagno di lotta, non ci sono dubbi: l'attentato sarebbe opera dei servizi segreti del presidente algerino Chadli Benjedid, un episodio sanguinoso della guerra senza quartiere — e senza frontiere — «che il regime di Algeri ha dichiarato contro chi si batte per il ritomo della democrazia nel Paese». Un'accusa pesante, che per ora ha il valore di un'ipotesi. Una delle tante, secondo la polizia francese che sta indagando sul delitto affiancata dagli uomini del controspionaggio. Certo, la personalità della vittima rende quasi automatico il sospetto di un agguato politico. Ali Mecili, 47 anni, avvocato con cittadinanza francese, era in pratica 11 portavoce in Francia di Alt Ahmed, che vive esule a Losanna, e che è, assieme all'ex presidente Ben Bella, uno del due capi indiscussi dell'opposizione algerina. Anzi, Ali Mecili era considerato il «mediatore» tra le due componenti del movimento uitl-Benjedld: quella di tendenza socialista di Alt Ahmed e quella, più vi¬ cina all'integralismo musulmano, di Ben Bella, che nel dicembre '85 a Londra avevano fondato un «Fronte unito delle forze d'opposizione». Mecili era in prima linea anche come avvocato: appena sei mesi fa aveva difeso 1 tredici algerini, legati al movimento di Ahmed Ben Bella, che la Francia voleva espellere per «attività ostili a un Paese amico». Ed era riuscito a spuntarla, Impedendo che i tredici fossero, rispediti in Algeria. Adesso stava lavorando per ridare vita a un giornale — Libre Algerie — che avrebbe dovuto continuare l'opera del-, la rivista Al Badil (L'Alternativa), bandita per ordine del ministero dell'Interno francese dopo l'arresto dei tredici. E il 19 marzo scorso, nel venticinquesimo anniversario dell'armistizio di Evian 'che chiuse la guerra d'Algeria, aveva organizzato una riunione a Parigi con Alt Ahmed nella quale erano state rinnovate le accuse contro il governo di Chadli Benjedid. Per questo, ieri mattina da Losanna, Hocine Alt Ahmed ha puntato l'indice contro i servizi segreti di Algeri. Secondo il leader del «Fronte delle forze socialiste», le apparenze di apertura interna del presidente Benjedid «non devono ingannare». Le proteste popolari scoppiate a Costantina dimostrano che il desiderio di «una vera democratizzazione è forte». E in questo momento delicato per il regime algerino, gli oppositori riparati all'estero .sono un nemico da abbattere, con ogni mezzo». Alt Ahmed, che è stato uno dei nove capi storici della lotta d'indipendenza, ha ricordato che anche Ali Mecili, come lui, fu arrestato nel '64 , quando l'ala socialista fu estromessa dall'Fni, 11 Fronte Nazionale di Liberazione, diventato poi partito unico in Algeria. La sua eliminazione sarebbe, insomma, un nuovo atto della lotta fratricida, che si è aperta ormai da oltre vent'anni tra gli uomini che costruirono l'indipendenza dell'ex colonia francese. E' un'accusa che l'ambasciatore algerino, Abdel Hamid Mehri. ha definito .indegna». E che imbarazza il governo di Parigi, che si serve del buoni uffici di Algeri in due crisi delicate: quella del Ciad e quella dei quattro ostaggi ancora prigionieri a Beirut. L'inchiesta sul delitto Mecili si annuncia cosi non solo difficile, ma scomoda. C'è già chi parla di possibili connivenze tra servizi segreti. Enrico Singer

Persone citate: Abdel Hamid Mehri, Ahmed Ben Bella, Ali Mecili, Alt Ahmed, Benjedid, Chadli Benjedid, Hocine Alt Ahmed