Cornacchia dispettosa vola via con un milione di Ermete Grifoni

wolis m® mi® va milmne Serravalle di Olienti a soqquadro per un «furto» wolis m® mi® va milmne Da un terrazzo ha poi restituito, uno alla volta, i diecimila rubati CAMERINO — Si chiama «Checca», due occhietti neri e impertinenti, il piglio dispettoso, è lo spasso di Serravalle di Chlenti, un paesino delle Marche sui tornanti dell'Appennino maceratese verso l'Umbria. Ieri ha «rubato» 200 mila lire in contanti e un assegno da 1 milione, poi da un terrazzo,- mentre la gente la Implorava di sotto, presente il maresciallo dei carabinieri, ha restituito 11 maltolto a 10 mila lire alla volta. «Checca» è una cornacchia adottata dalla famiglia di Sileno Giglioni, il fornaio del paese, padre di sette figli, la maggiore dei quali — Antonella, che oggi ha vent'annl — ebbe la ventura di trovare la cornacchia ferita a una zampa in una strada di campagna qualche anno fa. Curata e rifocillata, «Checca» non ha più lasciato Serravalle: da allora gira libera, entrile mangia nelle case bussando ai vetri con insistenza, è divenuta personaggio di spicco a Serravalle, soprattutto per la sua invadenza sbarazzina: ruba le mollette con cui le donne stendono ad' asciugare il bucato creando piccoli disastri, scompiglia 1 vasi del gerani Ieri «Checca» ne ha fatta una delle sue. La signora Rosanna Emiliozzi, moglie del veterinario dottor Mauro, verso le 10,30 era rientrata In casa dopo essersi recata nell'ufficio postale e aveva messo su un comò un sacchetto di nylon contenente un assegno da un milione (In pratica era la pensione della madre, per lunghi anni insegnante a Camerino) e 200 mila lire in biglietti da diecimila. La finestra era spalancata al primo sole di primavera. «Checca», la cornacchia, è entrata come un fulmine e, preso il sacchetto con il becco, è volata sui tetti, poi su un alto terrazzo prospiciente via Leopardi. La signora Emiliozzi ha tentato invano di raggiungere il volatile, ma senza successo, mentre sotto il terrazzo si andava radunando gente. •Checca» saltellava, ficcava il becco nel sacchetto, sembrava divertirsi .alla scena di tutta quella gente che, con il naso all'lnsù, invocava a gran voce che restituisse il denaro. Dopo un'ora buona, «Checca» si è convinta: con il becco ha preso 11 primo biglietto da diecimila e l'ha lasciato cadere di sotto, poi — diecimila lire alla volta — ha ripetuto l'elargizione al compaesani che si davan da fare per recuperare le banconote svolazzanti. Infine, dopo aver cincischiato un po', ha gettato nel vuoto anche l'assegno da 1 milione, tra gli applausi dei presenti. Poi è volata sui tetti. Ermete Grifoni

Persone citate: Emiliozzi, Rosanna Emiliozzi, Sileno

Luoghi citati: Camerino, Marche, Serravalle, Umbria