«Estremisti, non assassini» di Susanna Marzolla

«Estremisti, non assassini» Due imputati per l'omicidio del neofascista Ramelli «Estremisti, non assassini» Antonio Belpiede e Brunella Colombelli negano di avere partecipato alla «spedizione punitiva» Un militante: «La chiave inglese l'avevo sempre, si può dire che me la portavo pure a Ietto» MILANO — Con Antonio Belpiede e Brunella Colombelli, è finito, al processo Ramelli, l'interrogatorio degli imputati per l'episodio principale: il concorso nell'omicidio del giovane neofascista. Belpiede, 36 anni, fa il medico ginecologo a Cerìgnola, in provincia di Foggia, dov'era anche (attualmente è sospeso dal-partito) consigliere comunale del pei. Diversi Imputati l'hanno indicato come partecipante, anche se con un semplice ruolo di copertura, all'agguato contro Ramelli: un'accusa che Beipiede ha sempre respinto. L'ha fatto anche ieri in aula, cercando di spiegare come fosse possibile questa chiamata di correo: «A distanza di dódici anni — ha detto — uno non può ricordare con precisione; fa ricostruzioni logiche di quanto può essere successo. E io ho fatto effettivamente parte del servizio d'ordine di Medicina, ma dalla fine del marzo 75, non prima (il Ramelli venne colpito il 13 marzo, ndr). rutti si ricordano di me come un compagno e pensano che fossi con loro. Ma nessuno, onestamente, ha mai detto; né poteva farlo: Beipiede quel giorno era vicino a me». A confermare la sua assenza 11 giorno dell'agguato, aggiunge anche un particolare familiare: «In quei giorni ero a Cerignola, chiamato da mia madre. Mia sorella compiva 18 anni e nell'occasione, per la prima volta, il suo fidanzato arrivava a casa nostra. Io ero il maschio "anziano" della famiglia (mio padre è morto quando ero bambino) e dovevo essere presente: Antonio Belpiede lasciò il pei, in cui poi sarebbe tornato, per Avanguardia Operala nel settembre del 1973, dopo il colpo di Stato in Cile. Era a Firenze, poi si trasferi a Milana Ricorda quel periodo interisti''tif 'ttttè? «*iMute con entusiasmo, gioia e, dolore»; ricorda ancb*lS' violenza »che non era appannaggio di pochi estremisti, ma di migliaia di giovani». 'Io sono e mi sento estraneo al fatto Ramelli — ha aggiunto — ma non sono estraneo al contesto vissuto dagli altri imputati. Sarebbe vergognoso se mi limitassi a dire loro io non c'ero, sono fatti vostri. Purtroppo tanti, di quelli che sono stati con noi in quegli anni, qui non si sono fatti vedere, neppure per salutare». Con una dichiarazione di Innocenza ha esordito anche Brunella Colombelli: 'Sono assolutamente estrànea ai fata contestatici ha detto. Un altro Imputato, Marco Costa, afferma che fu lei a indicargli dove Ramelli .po-r, staggiava il motorino. «Mix io —replica la giovane — Costa l'ho visto solo nell'estate scorsa, durante un confronto. Non so perché dica quéste cose». Brunella Colombelli era stata alcuni anni in Avanguardia Operaia. Aveva fatto anche la «staffetta» ('Significava — ha spiegato — andare su e giù nei cortei portando informazioni»), poi si staccò dall'organizzazione scegliendo una militanza femminista. Inizialmente arrestata per falsa testimonianza, ha raccontato in istruttoria del ritorno all'Università, il giorno dell'agguato a Ramelli, della squadra di Medicina 'trafelata e agitata». Un particolare che ijessun altro imputato ha «m^ermatoj ''é; neppure ler stessa ieri in aula: «fono rimasta una notte e un giorno in camera di sicurezza — ha spiegato —. Qualsiasi cosa dicessi agli inquirenti sembrava non andasse bene: e cosi ho fatto violenza alla mia memoria mettendo insieme dei flash che però non sapevo collocare». Prima che cominciasse l'interrogatorio della Colombelli il presidente ha letto in aula una lettera firmata- da Sergio Spagnolo, un giovane ex neofascista recentemente passato ai Verdi. Venne «sequestrato» per alcune ore da ragazzi di sinistra al liceo Farini (cinque sono Imputati per quell'episodio) ed ora chiede «con rutto il cuore» alla Corte di 'accordare clemenza» agli imputati. L'udienza è poi finita con l'interrogatorio di Massimo Bógni, imputato per l'assalto al bar Sport di Classe: Si costituì spontaneamente •spinto dalla fede cristiana e dal suo .bisogno di dire la verità». Pur senza fare nomi di suoi compagni ha raccontato la sua militanza, anche violenta: «La chiave inglese l'avevo sempre, si può dire che me la portavo pure a letto». Susanna Marzolla

Luoghi citati: Cerignola, Cile, Firenze, Milano