Processo a Liedholm: ha le ore contate

Processo a Uedholm: ha le ore contate Berlusconi prima respinge le dimissioni del tecnico, poi lo conferma per due giorni Processo a Uedholm: ha le ore contate La prova d'appello domani a Parma in Coppa Italia - E' già pronto il sostituto per cercare di portare il Milan alla qualificazione in Coppa Uefa: Fabio Capello - Ieri il presidente ha parlato con tutti i giocatori, interpellandoli uno per uno DAL NOSTRO INVIATO MILANELLO — Nils Uedholm prepara la valigia: Ieri sera c'è stato un lungo processo a porte chiuse nel corso del quale, sembra, Uedholm ha presentato le dimissioni peraltro respinte da Berlusconi. Sembra che 11 presidente gli abbia concesso una nuova .proroga., altre 48 ore sino alla partita di Parma. Poi si vedrà, anche se, uscendo dopo l'incontro di Milanello, Berlusconi ha detto: mNon cambia nulla». Secondo altre voci Invece oggi Berlusconi esonererebbe 11 tecnico e domani In panchina a Parma dovrebbe esserci Fabio Capello, suo naturale sostituto. La sorte di Nils sembrava già segnata domenica sera, dopo la notizia dell'ennesima sconfitta, la settima del campionato. Berlusconi ha deciso di dare una scossa all'ambiente con questo processo a porte chiuse ed eventualmente promuovendo poi Fabio Capello per un «interregno» di pochi mesi: sa benissimo che, non si tratta della scelta più opportuna In quanto l'ex centrocampista non lega con la maggioranza degli attuali titolari ma non avrebbe senso affidare la squadra a Tessali, fedelissimo di Uedholm, ammesso che accettasse. Ieri mattina Uedholm sembrava ancora al sicuro: In sede assicuravano che sarebbe rimasto «al novanta-' nove per cento* almeno sino a mercoledì dopò la gara di Parma. In caso di eliminazione dalla Coppa, il suo destino sarebbe stato deciso con l'esonero, considerato che 11 Milan è ancora in corsa per la Uefa. Poi nel primo pomeriggio qualcosa è cambiato: Galllani, Braida e Ramacclonl hanno fatto un veloce spuntino in via Turati, quindi si sono defilati per un «rendezvous» col presidente. Verso l'ora di cena sono comparsi a Milanello in compagnia di Silvio Berlusconi: Uedholm e 1 giocatori 11 avevano preceduti di un'oretta. La società non ha voluto smentire l'allenatore che ad Avellino aveva dato appuntamento alla squadra per 11 ritiro di Milanello; cosi come non ha voluto interferire nel programma del tecnico che è stato messo sotto accusa assieme al suol diretti collaboratori, compreso 11 preparatore atletico Sguazzerò. Nonostante le sue Indiscutibili credenziali nel campo dell'atletica leggera. Sguazzerò non è riuscito a dare alla squadra lo sprint ed 11 fondo necessari C'è molta analogia fra il finale dell'ultimo campo e quello In corso: da gennaio In avanti, il Milan racimolò addirittura cinque sconfitte di cui quattro consecutive nel finale del torneo pregiudicando la qualificazione al torneo Uefa. Berlusconi ha voluto «confessare» uno per uno 1 giocatori volendo evitare che una riunione congiunta si concludesse, per forza di cose, con un'Inevitabile plebiscito a favore di Liedholm. Qualcuno per timidezza oppi re per motivi di opportunità avrebbe potuto esprimere In pubblico un'opinione diversa da quella pensata. Ovviamente DI Bartolomei, Filippo Galli, Baresi ed altri ancora si sono battuti per Uedholm: una buona parte gli ha voltato le spalle. Facile intuire di chi si tratta: Gaiderisi, Tassotti, Wilkins, Hate ley, lo stesso Giovanni Galli, Il portiere tolto di squadra domenica ad Avellino ufficialmente per una gastrite, in realtà, sembra, per una scelta tecnica a causa del ripetersi di troppi errori. Berlusconi deve avere raccolto un'adesione abbastanza massiccia alla sua tesi e cioè alla necessità di un cambio. Meglio ancora se Capello non è gradito ad alcuni giocatori: qui si tratta di dare sferzate, non di offrire garofani o rose. Capello, a sua volta, ha la migliore occasione della sua carriera. La dimostrazione dell'Ingovernabilità di questo Milan è giunta proprio da uno del collaboratori di Uedholm: •Questa squadra — ha ammesso — non è più manovrabile; alcuni giocatori pensano ai contratti da rinnovare; altri sanno che comoderanno casacca e non si concentrano nel modo giusto. Grossa parte della responsabilità tocca anche ai dirigenti che non hanno saputo salvaguardare la squadra nei momenti cruciali con la fuga di notizie che ci hanno scosso ripetutamente, tìpoTassunzionedi SactitiU. I dirigenti, peraltro, hanno una risposta facile: •Quando si guadagna un miliardo all'anno, come nel caso di Liedholm, bisogna essere in grado di fare da parafulmine ai problemi dei giocatori, non vale scaricare le colpe sulla società*. Giorgio Gandolfi

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