A Roma s'arriva prima quando si perde il treno di Bruno Gianotti

A Roma s'arriva prima quando si perde il frena I nuovi collegamenti ferroviari penalizzano Torino A Roma s'arriva prima quando si perde il frena Ci vorrà meno tempo a raggiungere la capitale via Milano che direttamente da Porta Nuova L'orario estivo delle Ferrovie non è ancora in edicola, ma ha già fatto perdere la pazienza a qualche torinese, n motivo è semplice e paradossale: dal 31 maggio, quando scatteranno i nuovi collegamenti, si farà più in fretta a raggiungere Roma passando per Milano che seguendo la via più breve, attraverso Genova e Livorno. E' una conseguenza della nuova filosofia Fs, tutta concentrata sullo sfruttamento della dorsale appenninica puntando sulla direttissima Firenze-Roma, l'unica tratta che consente 1 200 all'ora. Dalla bozza di orario già distribuita alle agenzie di viaggio si può ricavare un esempio illuminante. C'è un Espresso, i'805, che parte da Porta Nuova alle 12,20 ed arriva alle 20,35 a Roma Tiburtina: 8 ore e 15 minuti per fare 667 chilometri, più una mezz'oretta di taxi o di autobus per arrivare in centro. Chi avesse la «sventura» di perderlo, guadagnerebbe un paio d'ore: potrebbe prendere l'Intercity Carlo Alberto (partenza alle 13,10 da Porta Nuova, arrivo a Milano alle 14,45), quindi, alle 14,55, il Vesuvio, che giunge a Termini alle 20 in punto: 6 ore e 50 per coprire 112 chilometri in più, viaggiare più comodo ed arrivare al centro della capitale. Anche il costo non sarà di molto superiore: si pagherà il supplemento-rapidi, ma si risparmlerà la corsa In auto. Da questa premessa è facile intuire che i programmi delle Ferrovie non riservano sorprese piacevoli ai viaggiatori torinesi. Gli unici miglioramenti sostanziosi toccheranno la trasversale per Bologna e i grandi treni not¬ turni per il Sud. Per il resto, soltanto piccoli ritocchi ai collegamenti diretti con Roma, penalizzati ancora da grandi «buchi» di orario, nessuna novità sulle rotte internazionali, sulla direttrice Milano-Venezia, né sul percorsi Piemonte-Liguria. In sostanza, si era serviti meglio 15 anni fa, quando un normale Espresso arrivava nella capitale in 7 ore e 35, un'ora in meno di quanto non impieghi oggi. Scendendo nei dettagli, si scopre che 11 celebre Treno del Sole verrà anticipato, di circa 3 ore. Partirà alle 17,40 anziché alle 20,30 e sarà a Villa San Giovanni alle 7,30, con una cospicua rinuncia: salterà parecchie fermate lungo la costa salentina e calabra. Diretti ed Espressi raggiungeranno Bologna in 3 ore e 20, con un risparmio di 40 minuti: partenze da Torino alle 6, alle 6,53, alle 7, alle 13,53 e alle 16,11. Su Firenze un solo collegamento diretto: partenza alle 17,50, arrivo alle 22,08. I tasti più dolenti riguar- dano sempre le relazioni con Roma e, di riflesso, con Genova e la Liguria. Qui, il primo treno è previsto alle 6,05 con un Diretto per la capitale limitato al solo periodo estivo. Gli altri partiranno alle 6,20, alle 8,20, alle 10,35, alle 12,20, alle 14,30, alle 16,15. Poi, fino alle 22,42, non c'è più un treno che raggiunga la stazione Termini: esistono soltanto quelli per il Sud che passano dalla Ostiense. Chi parte la sera, con l'Espresso delle 22,42 o il successivo delle 23, dovrà passare la notte in viaggio: 9-10 ore, alla media dei 70. Lo stesso discorso vale per il rientro a Torino: 1 tempi di viaggio variano fra le 7 e le 9 ore e gli orari lasciano scoperte ampie fasce, specie nel pomeriggio. La sproporzione, nei confronti di Milano, è lampante: dalla Centrale, ogni giorno partono per Roma 9 Intercity che arrivano a Termini in 5 ore e 10: Tevere (alle 7,55), Pantheon (8,55), Naviglio (12,55), Brera (13,55), Vesuvio (14,55). Colosseum (15,55), Ambrosiano (16,55), Colleoni (17,55), Meneghino (18,55), intervallati da una lunga serie di Diretti ed Espressi. In più, contro i 3 che fanno capo a Torino, una decina di collegamenti veloci internazionali: Cario Magno per Dortmund, Barbarossa (Stoccarda), Tiziano (Amburgo), Rossini (Zurigo), Gottardo (Zurigo), Lutetta, Cisalpino, Lemano, Monteverdi (per Svizzera, Francia e Paesi Bassi attraverso il Sempione). Torino e il Piemonte, ancora una volta, sono stati tagliati fuori dalla rete dei collegamenti più importanti. Bruno Gianotti

Persone citate: Barbarossa, Brera, Carlo Alberto, Colleoni, Monteverdi, Naviglio, Rossini