I primi «no» di Delle Chiaie

I primi «ne» di Pelle Chiaie A Brescia il leader neofascista esordisce davanti ai giudici dopo l'arresto I primi «ne» di Pelle Chiaie II fondatore di Avanguardia nazionale al processo per la strage di piazza della Loggia - «Non posseggo la confessione scritta di coloro che l'hanno compiuta» - Ha negato anche di aver dato ospitalità in Spagna a Cesare Ferri, accusato dell'eccidio BRESCIA — La prima volta di Delle Chiaie è stata qui, nell'aula del processo per la strage di piazza della Loggia. La prima volta davanti a giudici e avvocati. «Lei è un testimone imputato in altri processi, e può anche non dire la verità — conclude Oscar Bonavltacola, 11 presidente della corte d'assise, dopo tre ore di domande —. Fosse un teste normale, l'avrei interrogata in modo ben diverso. Lei non è convincente: Delle Chiaie, freddo, distaccato, a volte allusivo, a volte seccato, quasi sempre dimesso, ha replicato con un guizzo: «Si convinca presidente, si convinca...». A Roma lo chiamavano «er Caccola», perché piccolo e «nero» e per 11 vizietto di mettersi le dita nel naso. «Mi chiamo Stefano Delle Chiaie, ho cinquantanni. — è stata la prima risposta —. Ho cominciato l'attività politica nel 1950, a 14 anni, nel msi. Uscii nel '53 con il circolo culturale Ordine Nuovo. Nel '59 fondai Avanguardia nazionale*. Tanto preciso nei ricordi di allora e tanto vago, generico, nel ricordi più recenti: quelli degli anni insanguinati, di piazza Fontana, di piazza della Loggia, dell'Italicus, Davanti alla corte, Delle Chiaie resta seduto di sghembo. Pare per nulla a disagio. Quali gU obiettivi di Avanguardia nazionale? .Obiettivi politici — ribatte —; JVot: volevamo più rimanere arroccati nella nostra torre d'avorio. Chiusi per anni nei nostri circoli ci sentivamo sconfitti, spiazzati. Volevamo confrontarci con il Paese. Non con le bombe, ma con le idee'. . Ecco che Bonavltacola domanda di piazza Fontana, della sua latitanza iniziata per un'accusa di reticenza, «Ho scelto l'esilio 17 anni fa — e dira sempre esilio, mal latitanza — su consiglio dei miei avvocati. Infatti subito dopo è arrivato l'ordine di cattura per piazza Fontana. Nel 71 volevo presentarmi al processo, ma venne rinviato. Adesso sembra che io sia l'unico colpevole. Hanno assolto il generale Maletti e il capitano La Bruna. Lo Stato non vuole arrivare alla verità: basterebbe rifare la storia di piazza Fontana. Molta gente dimentica, ma io no*. In aula si è presentato con lo stesso vestito che aveva una settimana fa, al suo arrivo dal Venezuela. Giacca e camicia e pantaloni di un colorino indefinibile, «color caccola» l'ha definito un avvocato. Qualche non ricordo, tre non intendo rispondere e Delle Chiaie ha detto quel che ha voluto. Il presidente più di tanto non poteva insistere: .E' un interrogatorio libero; e lasciava intendere un: .purtroppo: Ha dato aluto e ospitalità, in Spagna, a latitanti italiani. .No, non ne avevano bisogno*. I «nazional-rivoluzlonari», dunque, secondo Delle Chiaie, sono tutti per bene. Quando Bonavltacola legge i nomi di avanguardisti nazionali condannati per attentati, lui interrompe: .Li avevo già espulsi io.. Piuttosto — ripete — a Delle Chiaie spetterebbe 11 merito di aver evitato, .come i pompieri., una strage a Verona, aver combattuto .gruppi di provocazione come "Ordine nero", uno dei più tristi.. .E Lido Gelli e la Loggia Pi?, domanda a freddo il presidente. .Non conosco Gelli — si scalda per un momento Delle Chiaie —. 17 solo sentir dire che avrei avuto rapporti con lui mi squalifica. Signor presidente, Stefano Delle Chiaie adesso è qui, e tutti, giornalisti tanti altri, devono star bene attenti a quel che dicono e a quel che scrivono! Sto aspettandoci ..rniei^ documentil •!QliiSlH?c^Thtòinp, depistato ria butta 11 che .in Spagna un gruppo di massoni dava contribuii, ma non a me, per l'acquisto di armi: Da questo processo Delle Chiaie è uscito all'una mezzo, scortatissimo. Era stato convocato per confermare due sospetti: vero che aspettava in Spagna 11 latitante Cesare Ferri, qui accusato di strage?; vero che è in possesso di una confessione scritta dei tre autori della strage? «.No», è la lapidaria risposta. Ferri, nella gabbia, scatta: .Per l'amor di Dio, signor Delle Chiaie, la prego, dica qualcosa! 17 presidente non le crede e io vado all'ergastolo!.. Delle Chiaie uscendo dall'aula gli prenderà la mano. Parole di conforto, da fratello maggiore: .Sial tranquillo Giovanni Cerniti Brescia. Stefano Delle Chiaie fotografato ieri nell'aula del processo per la strage di piazza della Loggia (Telefoto Ap)