Sulle spalle di Soldà il peso di un'era di Franco Badolato

Sulle spalle di Soldà il peso di un'era Sulle spalle di Soldà il peso di un'era TORINO — In una domenica di sei anni fa l'allenatore del Forlì, l'ex bianconero Clneslnho, prese da parte Roberto Soldà, centrocampista di belle speranze e gli disse: «Ooot giochi libero-. Da quel giorno i modelli di questo giocatore schivo ma dotato di pazienza e giusta personalità, sono diventati Beckenbauer. Krol e, soprattutto, Scirea. Oggi a Bergamo, dove ha giocato tre splendidi campionati (dopo due stagioni meno appariscenti a Como), Soldà indossa per la prima volta la maglia numero sei della Juventus per scelta tecnica dell'allenatore Marchesi Quest'anno Soldà aveva sostituito (prima di farsi male a sua volta) ad Ascoli e Madrid l'Infortunato Scirea. Nella .sua» Bergamo deve fornire la prima di una serie di prove: la società crede in lui quale libero Gaetano Scirea per primo ha approvato questo inseri-1 mento — che segue di poche domeniche quello di Buso — per dar modo al presidente Boniperti di riponderare una scelta non casuale. Soldà, infatti, è stato seguito a lungo per due campionati, opzionato e poi portato a Torino. In questa stagione degli infortuni a catena anche lui è stato vittima di uno strappo (proprio a Madrid) e, per vari motivi, ha poi dovuto adattarsi al ruolo di mediano. Ma ha sempre detto di sentirsi un libero: a lui la palla, sul campo dove ha offerto le migliori prestazioni. Soldà è consapevole che con il suo inserimento si chiude l'era-Sclrea. Ma le sue dichiarazioni sono pacate, in sintonia con un personaggio che sa quanto peso ricadrà sulle sue spalle: « Vestirò la maglia gloriosa di Gaetano, siamo in perìodo di esperimenti, anche per me è venuta l'ora della grande occasione da sfruttare. Marchesi per ora mi ha detto che gioco a Bergamo, toccherà a me dare affidamento anche in vista delle prossime partite. Non lo dico per falsa modestia, ma nel calcio ho imparato che non bisogna mai fare programmi c lunga scadenza. Io spero di essere il libero juventino del futuro, di dimostrare che la Juve ha risolto il problema dell'eredità di Scirea: Dall'Atalanta alla Juventus il passo non è facile per nessuno. Non lo è stato per Scirea, che pure è partito subito titolare e aveva solo 20 anni, non può essere una formalità per questo giocatore che è vicino al 28 anni e sa di giocarsi l'ultima fetta di carriera proprio nella squadra più titolata d'Italia: •Nell'Atalanta bastava limitare i danni, lo scudetto è la salvezza ed io ero in pratica il playmaker della squadra.. Per la Juventus arrivare secondi è una sconfitta e sono altri i giocatori destinati a far gioco.. Oggi Soldà può condannare r Atalanta alla B: « Purtroppo per i miei ex compagni è una partita davvero delicata. L'ideale sarebbe un nostro successo e sapere che poi, comunque, i nerazzurri si salveranno. Ma nel calcio non si può vincere in due, E per me, come per la Juve, non ci sono, prove d'appello. Dobbiamo centrare la sona Uefa e cercare anche di proseguire il cammino in Coppa Italia. Non ho avuto molte occasioni di ripagare la fiducia della Juventus. Mi spiace per Sonetti che ha fatto tanto per me e per l'Atalanta, ma devo guadagnarmi questi gradi prestigiosi». Franco Badolato Nel riquadro in alto Soldà