Domani asta a favore della Fondazione ricerca sul cancro
Domani asta a favore della Fondazione ricerca sul cancro Domani asta a favore della Fondazione ricerca sul cancro Al Carignano, in occasione della mostra d'antiquariato di Palazzo Nervi, saranno presentati 62 lotti - Da un vaso realizzato 2 mila anni prima di Cristo a dipinti, sculture e argenti Dn breve concerto con musiche di Vivaldi e Scarlatti, precederà, domani sera al Teatro Carignano, l'asta che, in occasione della Mostra di antiquariato (aperta a Palazzo Nervi sino al 12 aprile), si svolgerà a favore della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro alla quale andrà l'intero ricavato. Alla manifestazione, cui hanno dato la loro adesione, oltre alla presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, autorità pubbliche ed esponenti del mondo economico e industriale, si prevede la partecipazione di oltre 600 persone. Sessantadue i «lotti» che, con l'assistenza di Giorgio Colombari, cui è stata affidata l'organizzazione, saranno battuti dalla Finarte. Praticamente ogni espositore ha voluto dare 11 suo contributo e l'insieme degli oggetti presentati consentono di spaziare lungo secoli e milMnni: dal vaso in terracotta «gansu. Bel secondo millennio a. C. (Colombari) al piatto in cristallo opalescente degli Anni 30, firmato da R. Lalique (Galleria Cristiani); dal rinascimentale .Granchio, in bronzo e tracce di doratura di scuola del Riccio (Longari) alla sei¬ centesca «Figura muliebre, veneziana (Barberini) e, tra i dipinti, all'ammiccante «Nudo di donna con cherubini» di scuola del Bouchet {Bellini). Nell'antiquariato si ha spesso buon gioco con l'Inatteso, quale può essere un abito da cerimonia in fili d'oro e d'argento, indossato nel secolo scorso da una dama sabauda (Sapori) o il seggiolone da bambino firmato da Thonet (Ycsterday), e perfino il «bonsai» da interno d'un Ficus retusa di trentanni (Pagherà), ma non mancherà certo chi vorrà disputarsi «Q sogno di Costantino» dell'Ademollo (Silbernagl) o il «Cortiletto di S. Maria del Verde, di O. Pizio (Benappi). Tra le stampe ricordiamo la rara incisione rinascimentale di Giorgio Ghisl con «L'entrata del Greci a Troia. (L'arte antica) e l'ampia pagina incisa e tirata in 98 esemplari venali intitolata «Sedia e bicchiere» di Guttuso (il Prisma). Non mancano gli argenti con l'alzata cesellata di M, Bargas, Toledo 1754 (Cosartela) e un intero servizio giapponese di bicchierini e shaker, XX secolo (Bulgari), né 1 tappeti di pregio (Ghigo, Cohen, Cittome, Lampronti, Battilossi, Galibaf), o le ceramiche e maioliche. a. d. Guttuso. «Sedia e bicchiere», "86
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