Via alla Campionaria «intelligente» di Valerio Zanone

Via alla Campionaria «intelligente» Milano, la Fiera inaugurata dal ministro Zanone (con mezz'ora di ritardo) Via alla Campionaria «intelligente» Non è più una mostra ma la sede dove si scambiano informazioni - Più di cento convegni in nove giorni - Si discute di tutto: tecnologia, termalismo, marketing, telematica, agriturismo MILANO — n ministro Zanone è sbucato nel.cielo di Milano alle 9 e 45 di ieri mattina. Era già in ritardo. E' dal '46 che l'inaugurazione della Fiera scatta alle 10 e 5. Mai sbagliato di un minuto. In città l'orgoglio della puntualità è affidato a due istituzioni: appunto la Fiera, e la Scala. Il ministro Zanone sente su di sé l'onta dello sgarro. A complicare le cose ci si mette il vento. Diversi aerei fanno 11 carosello attorno a Llnate e aspettano il loro momento per atterrare sull'unica pista. Zanone si mette in fila. Per un momento sembra puntare sulla Mal pensa, dove già stanno dirigendosi le auto della scorta. Poi dietrofront. Finalmente atterra. Il presidente Mario B ose Ili può prendere la parola alle 10 e 35. Subito dopo tocca a lui, a Zanone. Ma il signor Pepplno Clerici, che da 37 anni suona le sirene al fatidico .dichiaro ufficialmente aperta la Fiera», preme il pulsante alle 11.14. Un ritardo Inaudito, che però non in¬ tacca l'entusiasmo che domina nella nuova Fiera. Lo stesso ministro dell'Industria ha*^ÌI?K)""che0«guest'anno'ih Italia l'inflazione sarà finalmente allineata a quella degli altri Paesi sviluppati, mentre l'aumento della produttività e del prodotto lordo saranno, secondo le previsioni, fra i migliori risultati dei sette Paesi più industrializzati». Ha inóltre sottolineato che «molto resta da fare per ridurre l'invadenza dello statalismo» e che «la promozione della libertà di mercato richiede norme a tutela della concorrenza», visto che 'l'Italia è l'unico Paese della Comunità europea ad esserne tuttora priva'. L'entusiasmo che si respira in Fiera ha il sapore della scommessa, accompagna il cambiamento di rotta iniziato l'anno scorso. Non nasce dalle cifre. Se 1 visitatori nell'86 sono stati quasi un milione e 200 mila, nel '48 sfiorarono 1 tre milioni E se gli espositori attuali sono 2166, da 74 Paesi, nella prima edizione del dopoguerra furono 2519. No: La soddisfa¬ zione deriva dai primi successi attirati dalla nuova Fiera. Perché nuova? Perché non è più la tradizionale esposizione di merci, di oggetti Industriali. Non è più la vecchia Campionaria. Ora ci sono circa 80 rassegne specializzate all'anno. Tocca a queste mostrare le novità merceologiche. La Fiera è diventata invece un luogo dove soprattutto ci si scam- I bla informazioni, idee, opI portunità. Milano vuol di' ventare «città intelligente., la" capitale europea7(tei terziario avanzato. C'è un dato che attesta questa tendenza: In nove giorni, cioè fino alla chiusura di domenica 12, si tengono ben 115 convegni. Su tutto. Dall'agriturismo al marketing, dalla telematica al termalismo e alla comunicazione d'impresa. In primo piano, i Saloni della Pubblicità, dell'Immagine e del Suono, dell'Informatica, delle Tecnologie per la città del futuro. Un'altra novità, l'arrivo degli americani: dicono che con l'Italia faranno affari d'oro, perché- entro il 1990 dovremo- spendere più degli altri Paesi europei per .ringiovanire le fabbriche. Ma c'è un segnale particolare, che dimostra bene in quale direzione vuole operare oggi la Fiera. Nel padiglione 14, oltre il Tornado, il Leopard, i missili Hawk, il modellino del «Garibaldi» e insomma gli stand delle Forze Armate, nel settore •Lavoro 2000» figurano si gli spazi della Confindustria e dell'Interslnd, ma a tìn certo punto si legge una''scritta: •Il futuro è poter dire buon' lavoro a tutti». E' lo stand della Cgil. Per la prima volta un sindacato di lavoratori partecipa alla Fiera. •Io ci sarei venuto anche prima — dice Gianni Bombarci, della segreteria milanese della Camera del Lavoro —. E' stata un'iniziativa della Cgil nazionale. Il sindacato è cambiato. Vuole essere presente dovunque ci sia innovazione, possibilità di comunicare la propria realtà attuale». La Fiera non è più considerata la grande vetrina della sola imprenditoria, ma crocevia e foro di informazioni. Sulla breve parete dello stand figurano manifesti sull'occupazione e sulla disoccupazione. Giovedì è atteso 11 segretario generale Antonio Pizzlnato. Nel pochi metri quadri trovano posto 20 sedie e 6 poltroncine: per un piccolo pubblico, nelle presentazioni e nei dibattiti di un fitto programma. ci. al. ti ministro Valerio Zanone

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