Inchiostri raffinati

Inchiostri raffinati LA GRAFICA DI MARINO MARINI Inchiostri raffinati Una ventina di disegni, la maggior parte a inchiostro, con alcune delle più significative incisioni (da II grande Teatro del 1971 a Giocolieri del '73), ripresentano a Torino (-Ideogramma*, corso De Gasperi 35) la figura di Marino Marini. Sculture a parte, è proprio la grafica ad aver avuto modo di esservi esposta con una certa frequenza, e nell'intera sua mlto grafia. A cominciare dal ritratto, in cui lo studio delia fisionomia si conciliò sempre con una ricerca formale ten¬ dente all'astrazione. Poi le divinità, come le Pomone, naturalistico simbolo di fecondità. n segno è sempre quello, felicissimo, di un istintivo scultore mediterraneo, nato nel cuore dell'antica Etruria e profondamente permeato da uno spirito arcaico. Ciò che a Marino non impedì di manifestarsi con una sua attualità destinata a risolversi in una sorta di espressionismo esistenziale calato in immagini di plastica essenzialità. Ed è a questo punto che appare persino logica la sua rinuncia a qualsiasi allusione ambientale: destinata ad apparire più che superflua, . estranea all'interiore vicenda dei suoi protagonisti. Soltanto nel fogli più antichi, datati intorno al 1940, questi emergono da una specie di atmosfera: statici, in genere, 1 nudi femminili; dinamici i cavalieri. Venne, poi, con le Bagnanti del '44, il gusto per le più sottili, stupende sintesi lineari, dove s'avverte la loro distanza da certi disegni semplicemente pre parato ril, ideati In funzione d'un diverso approdo. Ogni pagina qui vive davvero e s'illumina d'una propria luce. n sottile, fluido tratto di penna, a volte nervoso, può anche spezzarsi, mentre le più brevi e vigorose sottolineature a larghi segni nereggianti, intese quasi come colpi di scalpello, pur nella loro discontinuità, contribuiscono a dare singolare unità e vigore alle figurazioni, coinvolgendo In una stessa «giostra» cavalli e cavalie¬ ri. an. eira.

Persone citate: Marino Marini

Luoghi citati: Torino