Pagate per favorire i laboratori privati

Pagate per favorire i laboratori privati Pagate per favorire i laboratori privati Tre impiegate dell'Usi sono finite in carcere dopo una notte in questura - Addette al servizio prenotazione di due poliambulatori, avrebbero accettato denaro per «dirottare» i malati nei centri sotto inchiesta Tre nuovi arresti nell'inchiesta Usi. Antonia Guarirti, 39 anni, Vincenza Amoretti, 41 anni, e Rita Felice, 46 anni, addette al servizio prenotazione del poliambulatori Usi di corso Principe Eugenio e via San Francesco da Paola, sono finite In . carcere Ieri mattina con l'accusa di corruzione, tentata concussione e Interesse privato, dopo una notte passata -In questura in stato di fermo. Interrogate dal magistrato, hanno sempre negato di aver dirottato pazienti "ai laboratori privati (Centro Diagnostico Cernala, clinica Major, Lamat e Ics), ma la 'loro posizione è diventata "molto delicata dopo il confronto con una testimone d'accusa, Luciana Rossino, 'Impiegata della cllnica Major, uno dei centri privati Inquisiti per i rimborsi illeciti ^pagati. dall'Usi. Gli amministratori della "Major sono già stati rinviati * 'a giudizio per false lmpe- ••gnatlve. Enzo Benvenuto, un medico che lavorava nella clinica, aveva instaurato un rapporto corruttivo con alcuni laboratori Usi per farsi mandare i pazienti. Nelle mani degli inquirenti è finito un assegno da mezzo milione pagato neU'83 da Benvenuto e incassato, secondo gli inquirenti, da An¬ tonia Guai-ini. Dopo 11 rinvio a giudizio per le false impegnative, Enzo Benvenuto è sparito (sembra si sia trasferito all'estero), ma i pazienti continuavano ad essere dirottati dal laboratori Usi alla Major. Luciana Rossino, però, non era d'accordo con quel sistema. Un giorno avrebbe ricevuto una telefonata fatta da una delle tre impiegate arrestate con cui si pretendeva una ricompensa (da qui l'accusa di concussione): ha perso le staffe ed ha mandato al diavolo l'interlocutrice. Un episodio che il giudice istruttore Cuva e U sostituto procuratore SteUa Camlnltl sono riusciti- a ricostruire. Convocata come teste d'accusa, l'impiegata della Major ha confermato quanto i magistrati già sapevano. E' stata la circostanza decisiva: i mandati di accompagnamento Bono diventati mandati di cattura. Nel febbraio scorso, quando la tempesta giudi:'aria aveva ormai investito i vertici dell'Usi (erano già stati arrestati l'ex presidente, Giovanni Salerno, e l'ex capo del personale, Guido Masante) un Ispettore aveva proposto il trasferimento delle tre impiegate (che in realtà è poi aawenuto), ma non senza incontrare qualche resistenza. Sembra che le tre donne godessero di alcune protezioni, che l'incalzare dell'inchiesta ha infine travolto. Per gli illeciti rimborsi ottenuti dal Cdc (gU amministratori sono arrestati), e dalla Major, i magistrati hanno firmato altri nove mandati di comparizione: per Liliana Corderò (arrestata), responsabile del servizio liquidazioni dell'Usi, e per le cinque impiegate del suo ufficio; per 11 funzionario regionale Mario Parino (agli arresti domiciliari); per 11 professor Enrico Concilia e p.r la sua vice Renata Ranieri. Saranno tutti Interrogati nel prossimi giorni. Antonia Guarnii, arrestata