«Così punimmo i ribelli dopo i razzi sull'Urss»

«Così p dopot i ribelli i sull'Urss» La Pravda sull'attacco dell'8 marzo dall'Afghanistan «Così p dopot i ribelli i sull'Urss» Decine di morti nella rappresaglia, migliaia di evacuati MOSCA — Guerriglieri islamici hanno lanciato razzi contro un centro abitato in territorio sovietico, uccidendo una persona e ferendone altre due, tra cui un bambino: la notizia è stata pubblicata Ieri dalla Pravda nella prima ricostruzione dei fatti dell'attacco avvenuto «la sera dell'8 marzo». L'organo del Pcus ha fornito ampi dettagli sulla reazione sovietica e sulla «punizione» inflitta al «terroristi». « Un distaccamento di circa 250 terroristi — precisa il quotidiano* comunista — è avanzato da una sona dell'Afghanistan controllata dai banditi e, da una distanza di due-tre chilometri dalla frontiera con l'Urss, ha fatto in tempo ad effettuare due lanci di razzi e otto colpi di cannone contro Piandj, capoluogo distrettuale del Tagikistan sovietico. Immediatamente centrati dal fuoco di risposta, i guerriglieri si sono ritirati portando via i loro morti». «Successivamente — ha scritto ancora la Pravda — la "zona verde" a Nord della provincia afghana di Kunduz, luogo della "dislocazione permanente" dei banditi, è stata accerchiata. Le truppe sovietiche ed afghane hanno invitato i cittadini pacifici a lasciare la zona per evitare perdite». .Migliaia di contadini — continua il racconto della Pravda — sono usciti con le loro famiglie dall'accerchiamento passando attraverso "passaggi di filtrazione". Successivamente — con l'autorizzazione della Commissione suprema di riconciliazione nazionale (formalmente è in corso dal 15 gennaio il cessate il fuoco unilaterale) — sulle basi dei banditi che avevano violato l'armistizio è stato scagliato un fuoco demolitore. Le perdite dei banditi si contano a molte decine di morti. Centinaia si sono arresi. Le bande sono state sgominate. Si sono salvati soltanto dei resti miserabili di gruppi armati: Terminata la descrizione della reazione sovietica, l'organo del Pcus commenta che «il momento della provocazione non è stato scelto a caso» perché .l'S marzo in Urss è un giorno di festa». «72 calcolo dei banditi — sottolinea l'articolo — era vera¬ mente efferato: trasformare la festa in tragedia e dimostrare la vulnerabilità della frontiera sovietica. Questo atto di terrorismo internazionale aveva un chiaro carattere politico. / suoi ideatori si proponevano di silurare il processo di riconciliazione nazionale ed i negoziati afghano-pakistani che in quei giorni erano in corso a Ginevra». La Pravda ha quindi osservato che «l'attacco contro una zona di frontiera sovietica» va a tutto vantaggio «di coloro che sono contrari ad una sistemazione politica della situazione attorno all'Afghanistan» e si propongono «di mantenere un focolaio permanente di tensione al confine meridionale dell'Urss». .Non è un segreto», sottolinea l'organo del Pcus, l'Identità di chi persegue questo scopo. Viene infatti citata un'intervista al quotidiano americano Washington Times nella quale 11 vicesegretario alla Difesa americano, Fred Eakle, avrebbe dichiarato che per i guerriglieri sarebbe stato possibile .violare la frontiera Sud dell'Urss». (Ansa)

Persone citate: Fred Eakle