Quel santo giunto da Ippona

Quel santo giunto da Ippona Quel santo giunto da Ippona Sant'Agostino e Michele Pellegrino: due vescovi lontani nel tempo ma che non è azzardato accostare, perché entrambi posero al centro del loro interesse l'uomo e la totalità dei valori umani. Se ne è parlato ieri pomeriggio, al salone dei congressi del 8. Paolo, in un convegno organizzato dalla delegazione di Torino dell'Associazione Italiana di Cultura Classica (in collaborazione con gli assessorati alla Cultura della Regione Piemonte e della Città di Torino), per ricordare il XVI centenario della conversione e del battesimo di Agostino d'Ippona, che avvenne ai primi dì agosto del 386 d.C. ad opera del vescovo di Milano Ambrogio. ' Filosofo, teologo, mistico, pastore, Agostino d'Ippiona, come ha ricordato nella sua Introduzione Franco Boi giani, dell'Università di Torino, esercitò un'influenza profonda e continua sulla cultura occidentale. La storia dell'agostinismo si confonde e si intreccia con la storia del pensiero teologico, filosofico e politico occidentale. Agostino tentò di realizzare una sintesi tra la cultura letteraria greco-latina e la tradizione giudeo-cristiana; rappresentò, per molti versi, la fine della cultura antica, e lesse acutamente nella- cul¬ tura del suo tempo. Mons. Pellegrino, scomparso l'anno scorso, segui per tutta la vita le orme di Agostino, anche come studioso. Luigi Plzzolato, dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, nel suo intervento ha sottolineato gli elementi razionali che portarono Agostino alla conversione, in quanto uomo inquieto, appassionato: un intellettuale. Eugenio Corsini ed Ezio Galllcet, dell'Università di Torino, hanno parlato al folto pubblico, rispettivamente, di «La pace nella "Città di Dio" di Agostino' e delle capacità filologiche di Michele Pellegrino. C. g.

Persone citate: Eugenio Corsini, Ezio Galllcet, Filosofo, Franco Boi, Michele Pellegrino, Milano Ambrogio

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Torino