In un cassetto le accuse al Cdc

In un cassetto le accuse alCdc Caso Usi, l'inchiesta si appunta sul Centro diagnostico ter/naia In un cassetto le accuse alCdc Un funzionario di Nizza Monferrato denunciò invano, per due volte, irregolarità - Dopo l'arresto dei proprietari, rischiano ora di finire in carcere tre impiegate dell'Unità sanitaria Lo scandalo Usi ha investito uno dei maggiori laboratori cittadini, il Centro Diagnostico Cernala, tredici sedi a Torino, in provincia e in tutto 11 Piemonte: un'industria delle analisi che, stando alle accuse, utilizzava nelle succursali direttori fantasma, con convenzioni false o inesistenti. L'altro giorno sono stati arrestati i proprietari del Cdc, 1 coniugi Giovanni Bocchiotti e Marie Michelino Mignon. Ieri, tre impiegate del laboratorio Usi di vìa San Francesco da Paola, Vincenza Amoretti, Rita Felice e Antonia Guarirli, hanno rischiato la stessa sorte. Avrebbero dirottato pazienti dalla struttura pubblica al Cdc e in altri tre istituti privati (Ics, Lamat e cllnica Major) in cambio dì regali o denaro. Altre nove persone sono indiziate: Liliana Corderò (già arrestata), responsabile dell'ufficio liquidazione dell'Usi, e le sue cinque impiegate, 11 dottor Mario Parino, funzionario regionale (arresti domiciliari), il professor Enrico Conclna, responsabile del servizio medicine, integrativa di base dell'Usi, e la sua vice, Renata Ranieri. Le tre impiegate del laboratorio di via San Francesco da Paola sono state interrogate per tutta la giornata. La svolta decisiva nel tardo pomeriggio, quando sono state messe a confronto con una dipendente della Major, altra clinica inquisita. Una testimone importante, che ha visto o sentito qualcosa di molto compromettente. Le tre impiegate, che erano accusate di concorso in falso e peculato, ora sono Imputate di corruzione. Dopo aver passato la notte in questura saranno risentite oggi Sul traffici illeciti del Cdc sono emersi nuovi particolari. Un funzionario dell'Usi di Nizza Monferrato aveva denunciato irregolarità del Cdc per ben due volte, nel febbraio e nell'aprile dell'84; la prima per la succursale di Asti, l'altra per il Cdn (Centro diagnostico nlcese), di Nizza Monferrato. In entrambe le occasioni i rapporti erano finiti per competenza al professor Concilia. Sembra che per gli organi di controllo gli accertamenti fossero troppo difficili: cosi le due pratiche finirono in un cassetto e il Cdc continuò a lavorare indisturbato. Vincenza Amoretti e Rita Felice mentre arrivano in Procura

Persone citate: Antonia Guarirli, Caso, Giovanni Bocchiotti, Marie Michelino Mignon, Mario Parino, Renata Ranieri, Rita Felice, Vincenza Amoretti

Luoghi citati: Asti, Nizza Monferrato, Piemonte, Torino