Prima mossa di Meccanico

Prima mosso di Meccanico Mediobanca, disdetta del patto di sindacato a tutti gli azionisti Prima mosso di Meccanico Sul nuovo statuto e sulla privatizzazione, giochi ancora tutti da fare - Accordo invece sui poteri del presidente - Le quotazioni del titolo stanno salendo, trainate dai fondi MILANO — Lunedi sono arrivate, a tutti gli azionisti privati di Mediobanca, le lettere di disdetta del patto di sindacato, sulla falsariga di quella già inviata dalle banche Iri a Leopoldo Pirelli, l'unico dei privati ' Italiani che fa parte del comitato esecutivo dell'istituto. A quindici giorni dall'insediamento del nuovo presidente Antonio Maccanico. è questo l'unico segnale esterno sul fronte delle delicate questioni interne. Nessun nuovo consiglio di amministrazione è stato ancora fissato per convocare la data dell'assemblea straordinaria che dovrà ratificare le modifiche statutarie. Evidentemente, le varie questioni sono ancora in fase di discussione. Interrogato martedì da un giornalista al congresso di Rimini sulla privatizzazione, il presidente di Mediobanca ha ammesso che esistono ancora molti problemi e ha aggiunto: «Non sono piccoli. Penso che li risolveremo entro la fine dell'anno. Lo dico perché voglio tenermi largo*. Concludendo però: «A questo sto lavorando. Non sono affatto pessimista: E' giustificato il suo cauto ottimismo? La risposta è difficile. In un'intervista rilasciata nel giorni scorsi al Wall Street Journal, Enrico Braggiotti, uno dei due am¬ ministratori delegati della Comlt, si è dichiarato fiducioso sulla privatizzazione, attuata attraverso l'ingresso di partner esteri, ed ha anche ipotizzato la riduzione del pacco Iri in Mediobanca a livello 40%. In realtà, questa riduzione era già parte del cosiddetto pacchetto Pirelli, ma 11 ministro delle Partecipazioni Statali Derida aveva pubblicamente e in più riprese scartato tale eventualità, precisando che la quota Iri doveva restare di maggioranza assoluta. In realtà, sembra che su l'intera questione deila privatizzazione le carte restino tuttora coperte. E non aiuta certamente a renderle più chiare l'attuale situazione politica. Ma, per tornare a scadenze più immediate, la questione del patto disdetto e della rinegoziazione del potere del privat; nel consiglio e nel comitato esecutivo dell'istituto sono strettamente intrecciati alla messa a punto del nuovo statuto. Di questo, anzi, rappresentano certamente il tema più scottante, dal momento che pieno accordo esiste invece sulle modifiche necessarie per restituire alla presidenza Maccanico un ruolo esecutivo. Oggi, per le decisioni più importanti, è necessaria la maggioranza di due terzi del consiglio, il che, nella gestione dell'istituto, dà alla rappresentanza del privati un peso superiore al valore delle loro quote azionarie/. Non si tratta di un nodo di poco conto, e non si capisce ancora come potrà venire sciolto, o comunque quali saranno le contropartite possibili. Ma è un nodo che, entro breve, dovrà comunque essere superato, poiché le convocazioni del consiglio e dell'assemblea non possono essere troppo a lungo rinviate. Mentre gli azionisti discu. tono, il titolo sale in Borsa: ieri ha toccato il nuovo massimo storico di 278.000 lire, segno che gli ordini si mantengono costanti. Al di là deUe Inevitabili illazioni di Borsa (che ogni giorno mettono in giro il nome di qualcuno desideroso di precostituirsi una posizione di qualche rilievo In vista della privatizzazione) è probabile che gli acquisti abbiano origine nei fondi. Molti fondi. Infatti, stanno già pian plano smobilizzando le quote eccedenti 11 7% stabilito dalle nuove disposizioni di Banldtolia. E, in un mercato fiacco come l'attuale, le alternative sicure non sono moltissime, Mediobanca, anche in vista di ventilate operazioni sul capitale, è senza dubbio un valore sicuro. Valeri» Sacchi

Persone citate: Antonio Maccanico, Borsa, Enrico Braggiotti, Leopoldo Pirelli, Maccanico

Luoghi citati: Milano, Rimini