II Toro carica in Borsa di Ugo Bertone

II Toro carica in Borsa II Toro carica in Borsa MILANO — Le brezze di Rimini? Le speranze romane? Oppure, al di là delle Inevitabili scommesse sulla partita politica, 1 giochi del mercato si riaprono? L'Improvvisa sterzata di Piazza Affari, decisa a giocare la carta del rialzo (indice Comlt a quota 719,89 con un'ascesa pari all'i,33%) merita conferme prima di analisi più approfondite. Resta il fatto che la ripresa della domanda è stata robusta e ha attraversato tutto l'arco della mattinata (massimo del rialzo 2,3% alle 11) ed è proseguita nelle contrattazioni pomeridiane presso banche e agenti di cambio. La Fiat, in particolare, ha sfondato il tetto delle 13 mila lire nel pomeriggio quando la Milano degli affari si è convinta che 11 prestito obbligazionario legato alla slstemzlone dei resti della quota libica sia ormai prossimo alla definizione (capofila non sarebbe più limi). Ma le ragioni? In generale, la buona campagna dividendi, 11 rientro degli investitori stranieri (grossi acquisti su Rinascente, Italmoblllare e Medioban¬ ca) in fuga da Wall Street, la buona tenuta dei fondi (secondo le prime proiezioni la raccolta netta dovrebbe aver superato a marzo 1 1500 miliardi di lire, soprattutto per la caduta dei riscatti). META— Il titolo d'apertura tocca ancora al fronte di Foro Buonaporte. Ieri la Meta, prossima all'annuncio ufficiale dell'acquisto della maggioranza Fondiaria, è stata nuovamente la regina del mercato. Prezzo massimo a 17.600 lire, chiusura a 17.349 lire (+3,2%), nutriti scambi (circa 750 mila titoli secondo i primi conteggi per un controvalore di circa 13 miliardi). Che succede? Stanno passando di mano pacchetti congelati In occasione dell'ultima operazione sul capitale (Montedison mantiene saldo 11 suo 68,88% ma allenta 1 cordoni per altre quote, a lei vicine). Tra i compratori, si Insiste sul nome di De Benedetti (nonostante le smentite) mentre minor credito gode l'ipotesi Ligresti. FERllUZZK— Grandi manovre maturano in Ravenna. La protagonista di turno dovrebbe essere ancora la Silos (in assestamento le ordinarle, in rialzo le prò rata), la società per ora indebitata ma grande protagonista dell'operazione Montedison. Intanto, Cardini, tramite la Béghin-Say, ha raccolto oltre cinquanta miliardi di lire sui mercati internazionali. In meno di tre ore si è chiusa la sottoscrizione del certificati di Investimento della società: hanno aderito inglesi, scozzesi, scandinavi e investitori istituzionali dell'Estremo Oriente. ALTRI GRUPPI — La scuderia De Benedetti e quella Pesentl sembrano aver l'intenzione di scatenare una vera campagna di primavera. Salgono scambi e prezzi per l'Olivettl ma, soprattutto, per Cir e Cofide. Italmoblllare e Italcementi, intanto, proseguono nella corsa. ASSICURATIVI — Restano al centro della domanda: Italia (+5,9%), Lloyd Adriatico (+3,6%), Unipol (+L9% mentre si delinea una prossima operazione sul capitale). Ugo Bertone

Persone citate: Cardini, De Benedetti, Ligresti, Silos

Luoghi citati: Estremo Oriente, Italia, Milano, Ravenna, Rimini