Alfa, il piano di rilancio non soddisfa i sindacati

Alfa, il plano di rilancio non soddisfa i sindacati Le proposte della Fiat per Arese e Pomìgliano Alfa, il plano di rilancio non soddisfa i sindacati ROMA — La Fiat ha consegnato ai sindacati 11 testo nel quale sono indicate le linee del plano per 11 rilancio dell'Alfa. Poiché nel giorni scorsi l'azienda aveva già presentato 11 documento riguardante l'organizzazione del lavoro e la produttività, si può dire che sul tavolo del negoziato adesso ci sono «i due pilastri» sul quali si dovrà costruire il futuro dell'Alfa. n plano, che non contiene cosenuove rispetto a quelle già note in materia'di'investimenti, ristrutturazioni e nuovi modelli è stato giudicato insufficiente dai sindacati. • Mentre sulla produttiività si richiedono ai lavoratori impegni certi ed esigibili — ha spiegato <1 segretario nazionale della Uilm, Angeletti — per il ritorno in fabbrica dei cassintegrati l'azienda non offre una garanzia altrettanto certa ed esigibile». In particolare Angelet- ti si è riferito ad un passo del documento aziendale in cui si mette in relazione 11 ritorno in fabbrica di tutti 1 cassintegrati a zero ore entro il 31 dicembre del 1990 (impegno assunto dalla Fiat quando acquistò l'Alfa) con ml'acqulsizione dei Uveiti di produttività internazionale H segretario nazionale della Fiom, Alroldi, è stato molto critico: •Addirittura — ha detto — nel piano presentatoci dalla fiat c'è di meno tir spetto a ouanto prospettatoci all'inizio della trattativa: Abbiamo riscontrato un'estrema debolezza di respiro strategico soprattutto per quanto riguarda gli stabilimenti non automobilistici». Per quanto riguarda la produttività (l'altro tema in discussione) Alroldi ha aggiunto: «Rispondendo a nostre richieste l'azienda ha manifestato la disponibilità a non applicare cadenze sotto il minuto nelle linee tradi¬ zionali. Complessivamente, tuttavia, ha nuovamente eluso le nostre richieste». Ugualmente negativo è stato 11 giudizio del capo della delegazione della Firn, Inglisano: «72 piano Fiat è insufficiente, per quanto riguarda le strategie di rilancio produttivo ed inaccettabile sotto l'aspetto occupazionale». Nel piano si specifica che la ristrutturazione prevede un intervento prioritario nelle verniciature di Arese e di Pomìgliano. A Pomìgliano saranno sospesi 800 lavoratori per 14 mesi ma la data di partenza non è ancora fissata. Ad Arese altri 800 saranno sospesi dal 18 maggio per 8 mesi. Nel testo si assi cura: «Entro tale data tutti i lavoratori posti in cassa integrazione per l motivi di carattere tecnico-organizzativo e produttivo saranno gradualmente richiamati al lavoro», e. d. v,

Persone citate: Angeletti, Inglisano

Luoghi citati: Arese, Pomìgliano, Roma