E il condono è scaduto

E il condono è scaduto E il condono è scaduto Ieri il termine ultimo per presentare le domande - Probabile un ulteriore rinvio ROMA — E' scaduto ieri — salvo un'ennesima proroga da parte del governo o del Parlamento —11 termine per presentare ai Comuni le domande di condono edilizio. La legge e i vari decreti che da due anni si sono succeduti a raffica hanno tuttavia lasciato irrisolti una serie di gravi problemi. Moltissimi proprietari di case rischiano infatti di non poterle più vendere poiché ignorano in buona fede che In passato sono stati commessi abusi dal precedenti possessori. A Roma, ad esemplo, è possibile sanare abusi commessi addirittura 53 anni fa, ma la situazione della ripartizione urbanistica è caotica. Gli uffici sono ubicati all'Eur, ad una quindicina di chilometri dal centro. L'orario di apertura al pubblico è di appena sei ore settimanali. Si può entrare solo il lunedi e 11 giovedì Per controllare se un appartamento è in regola il cittadino è costretto a 70 metri di fila nel salone a piano terra prima di consegnare la richiesta di «visura» che gli dà diritto di essere ammessi, dopo una settimana, negli scantinati dell'ufficio comunale dove sono custoditi 1 preziosi fascicoli. Le pratiche sono accatastato in scaffali alti sei metri che appaiono agli occhi del malcapitati come cattedrali polverose. Nei locali si respira un'aria mefitica. Dappertutto un odore di muffa. In questo ambiente assolutamente antigienico ognuno deve attendere per ore in piedi U proprio turno. Le uniche due sedie sono rotte, difficilmente una pratica può essere conclusa in una sola mattina. Migliata di cittadini — compresi donne, anziani e handicappati — hanno a disposizione appena tre commessi (gli altri impiegati comunali si rifiutano di lavorare in quelle condizioni insalubri), i quali hanno U compito di rintracciare tra mille difficoltà 1 progetti di costruzione e le relative licenze concesse nella capitale a partire dal 1934 in poi. S'Inizia cosi una vera e propria «caccia al tesoro». Naturalmente non esiste il computer. La ricerca viene effettuata — come nel secolo scorso — su antiquati schedari. Un altro problema irrisolto riguarda la possibilità di riaprire 1 termini per presentare le domande di mlnicondono gratuito. Infatti centinaia di migliaia di piccoli abusi (abbattimento di tramezzi, spostamento di porte od altre opere interne di lieve entità) potevano essere definiti entro il 30 giugno '86 presentando solo una dichiarazione al Comune, ma senza versare neppure uria lira. Sono però moltissimi coloro che non hanno beneficiato di tale sanatoria. Tra le altre questioni rimaste sul tappeto vi é anche la sanatoria degli abusi edilizi commessi fino al marzo '85 (la legge copre infatti gli abusi fino al 30 settembre '83). Entro il 30 giugno prossimo, infine, dovranno essere consegnate agli uffici del nuovo catasto edilizio urbano — per non Incorrere nella penalità di 250 mila lire — le planimetrie aggiornate delle unità Immobiliari per le quali é stato chiesto U condono gratuito o a pagamento. p.f

Luoghi citati: Roma